Secondo l’ultimo rapporto di una ONG, pubblicato mercoledì, più di 9 milioni di persone, tra cui un bambino su cinque, vivono in condizioni di estrema povertà nel Regno Unito e lottano per nutrirsi e soddisfare i propri bisogni di base.
Secondo uno studio condotto dal Trussell Trust, un ente di beneficenza che gestisce una vasta rete dei banchi alimentari di tutto il Paese.
Il fenomeno colpisce soprattutto i bambini, il 20,9% dei quali si trova in questa situazione, così come un terzo delle famiglie monoparentali e il 28% delle persone appartenenti a minoranze nere, africane e caraibiche.
Più della metà dei 9,3 milioni di persone colpite vive anche in una famiglia con un membro affetto da disabilità, sottolinea il Trussell Trust, che considera in estrema povertà le famiglie le cui risorse disponibili ammontano ad esempio a 152 sterline (181 euro). a settimana per una persona sola, e 204 sterline (243 euro) a settimana per un adulto con un bambino.
Secondo il Trussell Trust, la pandemia di Covid-19 e la crisi del caro vita che ha colpito il Paese dal 2022, a causa delle ripercussioni della guerra in Ucraina, spiegano in parte il peggioramento della situazione. L’organizzazione indica di aver distribuito un numero record di 3,1 milioni di pacchi alimentari tra aprile 2023 e marzo 2024, il doppio rispetto a cinque anni prima.
Ma sottolinea anche le “debolezze” del sistema di previdenza sociale, in particolare per quanto riguarda il funzionamento del “Credito Universale”, l’assegno di base pagato alle famiglie a basso o senza reddito, creato nel 2013 dal governo conservatore. Di fronte a queste cifre, la ONG chiede al governo laburista di adottare misure per migliorare il sistema di assistenza sociale, in particolare definendo un livello minimo di prestazione “protetto”.
“Se non cambia nulla, il numero di persone che lottano per nutrirsi e vivono in povertà non potrà che aumentare”, afferma Helen Barnard, direttrice delle politiche, della ricerca e dell’impatto presso il Trussell Trust, citata in un comunicato stampa.
Il governo – che presenterà il prossimo bilancio alla fine del mese – deve fare della riforma del sistema “una priorità urgente”, insiste.
