Femminicidio seguito dal suicidio del marito a Momy: cosa sappiamo dell’attuale indagine

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Il nastro impedisce l’accesso all’ex presbiterio di Momy, situato di fronte alla chiesa di Saint-Jacques. I sigilli sono visibili anche sui due veicoli della coppia che viveva in questo edificio riabilitato dal comune in abitazioni. Giovedì 17 ottobre, nel tardo pomeriggio, un uomo di 52 anni avrebbe ucciso la moglie di 45 anni con un coltello, prima di suicidarsi in una stalla adiacente.

Nel corso della giornata di venerdì, il pubblico ministero di Pau, Rodolphe Jarry, ha rivelato le circostanze penose della scoperta dei fatti. Il giorno prima, intorno alle 17:45, i gendarmi di Soumoulou erano stati chiamati in seguito al ritrovamento dei corpi senza vita della coppia nella loro casa di Momy.

I bambini hanno scoperto i corpi

Voci giovanili all’estremità del filo. «A dare la segnalazione erano stati infatti due dei tre figli della coppia che avevano così scoperto, al ritorno da scuola, i corpi dei due genitori», precisa il pubblico ministero in un comunicato.

Sul posto, i militari hanno rinvenuto, nel corridoio all’ingresso dell’abitazione, il corpo di una donna di 45 anni. Allo stesso tempo, in un fienile adiacente alla casa è stato scoperto il corpo di un uomo di 52 anni. L’uomo si sarebbe impiccato.


I gendarmi hanno notato la presenza dei due corpi della coppia nella loro abitazione, nella località di Momy.

Alban Laffitte

Mentre i tre figli della coppia venivano curati dai vigili del fuoco e inizialmente evacuati in ospedale, la scena del crimine era congelata. Sul posto sono stati inviati tecnici per l’identificazione criminale. Non lasceranno mamma fino a tarda mattinata, venerdì. Le indagini sono state svolte dagli investigatori della brigata di ricerca Lescar.

“Siamo probabilmente di fronte a un femminicidio seguito dal suicidio dell’autore del reato, il tutto in un contesto di separazione della coppia”, ha indicato venerdì mattina il procuratore Rodolphe Jarry. Secondo i primi accertamenti, «nell’abitazione si sarebbe verificata una scena di violenza, il cui movente preciso resta da accertare», prosegue il gip.

Una lettera sul tavolo della cucina

“Con ogni probabilità l’uomo, armato di coltello, avrebbe colpito più volte mortalmente la sua concubina”, prima di uccidersi nella stalla. Il pubblico ministero precisa che nessun membro della coppia sembrava conosciuto né dalla gendarmeria né dai tribunali per violenza domestica.


La tragedia, avvenuta nell’edificio situato di fronte alla chiesa di Momy, ha suscitato profonda commozione tra gli abitanti del paese.

Alban Laffitte

Sul tavolo della cucina, i gendarmi hanno trovato una lettera dell’autore del reato, in cui “chiedeva scusa in particolare ai suoi figli, spiegando che non poteva vivere senza sua moglie”, ha precisato Rodolphe Jarry. Proseguono le indagini sull’accusa di omicidio del coniuge, sotto l’autorità della Procura di Pau.

Il sindaco di Momy, Marc Gairin, da parte sua, conferma “l’eccitazione che ciò suscita nel villaggio” ma invita alla moderazione per preservare il più possibile i tre figli di una coppia descritta come molto discreta. «Rispondiamo alle domande della gente, ma non è clamoroso, è un dramma, un dramma terribile, una famiglia che esplode e lascia tre giovani orfani. »

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