Nell’ottobre del 1964, poco prima delle Olimpiadi di Tokyo, venne inaugurato in Giappone il primo treno ad alta velocità del mondo, lo Shinkansen. Oggi dotato di una rete più estesa, cadenze ultrafrequenti e velocità più elevate, continua ad essere il punto di riferimento mondiale del settore, raggiungendo uno straordinario livello di qualità nel mondo ferroviario.
Se c’è un risultato di cui i giapponesi possono essere immensamente orgogliosi, è lo Shinkansen, una rete di treni ad alta velocità inaugurata il 1 ottobre 1964, più di 17 anni prima del primo TGV.
Costituiti, per la maggior parte, da treni lunghi 400 metri e con 1.300 posti a sedere, gli Shinkansen servono le principali città del Giappone con una frequenza che non ha equivalenti nel mondo dell’Alta Velocità. Ogni 10, 7, 5 o anche 3 minuti durante le ore di punta sulla linea principale, uno Shinkansen si ferma alla piattaforma – al centimetro più vicino per allinearsi con la segnaletica a terra – per sbarcare e poi imbarcare i passeggeri. Vere e proprie metropolitane ad alta velocità delle dimensioni di un intero Paese.
Ad esempio, quasi 200 convogli circolano ogni giorno in ciascuna direzione tra Tokyo e Osaka, le due megalopoli distanti 500 chilometri l’una dall’altra e collegate dal primissimo Shinkansen.
Precisione al secondo
Negli ultimi sessant’anni sono state costruite numerose linee che collegano gran parte del territorio giapponese e rendono estremamente agevole spostarsi da un centro urbano all’altro con una puntualità spesso sorprendente. Tanto che gli orari di partenza e di arrivo dello Shinkansen in ogni stazione sono fissati con una precisione di 15 secondi.
Tutto è pensato nell’ottica di garantire il regolare scorrimento dei treni e il flusso di passeggeri molto numerosi. Nelle stazioni, ad esempio, i percorsi di partenza e di arrivo di un determinato convoglio sono sempre gli stessi.
Particolarmente spazioso
Sulle linee principali gli Shinkansen viaggiano ormai a velocità fino a 320 km/h, praticamente senza scossoni. Gli incidenti sono estremamente rari: i convogli possono fermarsi automaticamente in caso di terremoto e, a parte le gravi catastrofi naturali, gli incidenti vengono risolti rapidamente.
Gli Shinkansen sono puliti, sicuri, silenziosi e particolarmente spaziosi. La larghezza e soprattutto la spaziatura dei sedili sono, ad esempio, notevolmente maggiori rispetto ai principali treni europei della “main line”. Il design degli interni, già di fascia alta nella vettura standard, rasenta il lusso nella nuova “Gran Class”. In tutte le classi, pranzo al sacco (bento) la qualità può essere acquistata a bordo.
L’unico inconveniente è il prezzo elevato dei viaggi quando non si beneficia di una riduzione. E poiché i binari e le attrezzature della stazione sono costosi da costruire e i treni costosi da produrre, mantenere e gestire, i modelli Shinkansen hanno difficoltà ad esportare.
Oggetto della radio: Karyn Nishimura
Adattamento web: Vincent Cherpillod