il governo Barnier allenta il calendario senza rinunciare alla legge sul clima

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Diagnosi energetica: il governo Barnier allenta i tempi senza rinunciare alla legge sul clima

Durante la sua dichiarazione di politica generale, Michel Barnier ha annunciato che il calendario per la diagnosi della prestazione energetica (DPE) sarà “adattato”, segnando un leggero allentamento rispetto alle precedenti posizioni governative. Tuttavia, il ministro dell’Edilizia, Valérie Létard, ha voluto chiarire che il governo non rimetterà in discussione il divieto di noleggio di setacci energetici, previsto dalla Legge sul clima e la resilienza del 2021, pur confermando una semplificazione della DPE.

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Revisione del DPE: i proprietari potrebbero avere più tempo per rinnovare

Proprietari locatori potrebbero beneficiare di tempo aggiuntivo per ristrutturare le loro case classificate G, F o E sulla diagnosi di prestazione energetica (DPE) per continuare ad affittarle. È quanto ha suggerito il primo ministro Michel Barnier nel suo discorso del 1° ottobre.

Ha affermato di voler “orientare meglio il sostegno ai privati” nei loro progetti di rinnovamento energetico e ha annunciato che “il DPE sarà semplificato” e che “il suo calendario sarà adattato”. Il DPE, già rivisto nel 2021 per una maggiore affidabilità e semplificato nel luglio 2023 per penalizzare meno le piccole aree, potrebbe così vedere allentati i suoi tempi di attuazione.

La presidenza del Consiglio dei Ministri non ha specificato i dettagli, ma gli operatori del settore immobiliare ritengono che ciò significherebbe un rinvio del divieto di locazione di alloggi ad alta intensità energetica, una richiesta ricorrente sin dalla Legge sul Clima e la Resilienza del 2021.

Filtri termici: verso un rinvio del divieto di locazione di alloggi poco classificati?

La legge prevede il divieto di locazione di alloggi classificati G dal 2025, seguito da F nel 2028 ed E nel 2034. Questo calendario è considerato irrealistico dalla Federazione nazionale immobiliare (Fnaim), dall’Unione nazionale proprietari indipendenti (Unpi) e dall’Unione dei sindacati immobiliari (Unis). Il costo delle ristrutturazioni necessarie, spesso diverse decine di migliaia di euro, e che può essere sommato al rimborso di un mutuo immobiliare nonché la difficoltà di reperire artigiani certificati RGE, condizione essenziale per accedere agli aiuti pubblici, rendono queste scadenze difficilmente rispettabili.

I governi precedenti si sono rifiutati di allentare questo calendarioinvocando la credibilità degli impegni pubblici. Bruno Le Maire, allora ministro dell’Economia, sostenne brevemente un rinvio, prima di essere richiamato all’ordine da Christophe Béchu, ministro della Transizione ecologica.

Con il governo Barnier e sotto la guida del ministro dell’Edilizia Valérie Létard, sembra aver prevalso un approccio più pragmatico. Tuttavia, Lionel Causse, deputato e presidente del Consiglio nazionale dell’edilizia abitativa, insiste sull’importanza di continuare la lotta contro i setacci energetici. Valérie Létard ha confermato questa posizione, invitando all’adattamento senza rimettere in discussione gli obiettivi ambientali.

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