Aumento del 43% dei reclami nel settore delle telecomunicazioni

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Il numero di reclami da parte dei consumatori canadesi sui loro servizi di telecomunicazione è aumentato del 43% entro la fine del 2023, una situazione definita “preoccupante” dalla Commissione per i reclami per i servizi telecomunicativi (CCTS).


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L’organizzazione, che pubblicherà questo giovedì la sua relazione semestrale che copre il periodo dal 1ehm Dal agosto 2023 al 31 gennaio 2024, rileva che Rogers è oggetto di un numero senza precedenti di reclami, 2.820 su un totale di 10.663 reclami accettati. Per Rogers ciò rappresenta un aumento del 118% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

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L’azienda è stata in prima posizione in questa dubbia lista per un anno, scalzando Bell. Ma anche quest’ultima ha avuto un semestre negativo con 1.748 reclami, in aumento del 58%.

Telus, al terzo posto, è stata presa di mira da 1.437 denunce, in aumento del 48% rispetto all’anno precedente.

Servizi wireless e costi errati

Come nei rapporti precedenti, sono i servizi wireless a rappresentare più spesso la fonte dell’insoddisfazione dei consumatori. Dei 19.879 problemi sollevati (un reclamo può rivelare più problemi) il 51% riguarda i servizi wireless. Tutte le categorie hanno visto un aumento del numero dei problemi sollevati, dal 25% per la telefonia locale al 75% per la televisione.

Se esaminiamo la natura dei problemi sollevati, sono gli “addebiti errati” e i “problemi di divulgazione” ad essere menzionati più spesso, rappresentando il 28% dei casi. In termini di aumento rispetto all’anno precedente, tuttavia, è la denuncia del “aumento regolare dei prezzi dei pacchetti mensili” a vincere il premio: i 1077 problemi rappresentano un aumento del 476% in un anno.

Il CCTS ha inoltre riscontrato sette violazioni del Codice dei servizi wireless. In quattro casi, il fornitore “non ha dato un preavviso ragionevole al cliente almeno 14 giorni di calendario prima della disconnessione o 24 ore prima della disconnessione”.

Un aspetto più positivo è che il CCTS rileva che il 91% dei reclami gestiti sono stati risolti con soddisfazione del consumatore, “la maggior parte in meno di 20 giorni”. Su 445 fornitori di servizi che hanno aderito al CCTS, 298 non hanno generato alcun reclamo. Solo i cinque fornitori presi di mira più frequentemente sono responsabili del 71% dei reclami.

Il quadro tracciato dal CCTS è però incompleto, in primo luogo perché è difficile confrontare 445 fornitori di dimensioni molto diverse. Un sondaggio condotto per conto della Commissione canadese per la radiotelevisione e le telecomunicazioni nel dicembre 2022 ha inoltre rivelato che solo il 6% dei reclami sono stati presentati al fornitore e al CCTS, che costituisce la base su cui l’organizzazione stabilisce i suoi rapporti. Tuttavia, questi consentono confronti rigorosi da un anno all’altro.

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