Interrotta la distribuzione di pacchi, lettere e giornali presso bpost questo giovedì 25 aprile: il vostro quotidiano L’Avenir è disponibile in PDF

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Buona lettura !


Nessun accordo è stato raggiunto tra la direzione del gruppo bpost ed i sindacati dopo un nuovo incontro organizzato mercoledì, hanno precisato diverse fonti sindacali e la portavoce del gruppo Laura Cerrada Crespo. I postini e gli impiegati dei centri di smistamento di Bruxelles e della Vallonia sono in sciopero da lunedì e protestano in particolare contro l’imminente fine (30 giugno) della concessione statale per la distribuzione dei giornali.

La soluzione proposta da bpost è il trasferimento graduale dei volumi dei giornali alla sua controllata AMP, già responsabile della fornitura di 4.000 punti stampa in tutto il Paese. «Questo percorso è stato sviluppato per evitare un piano sociale interno a bpost, consentendo un graduale trasferimento dei volumi verso un modello organizzativo con costi inferiori», sottolinea il portavoce dell’azienda in una reazione pubblicata al termine dell’incontro con i sindacati. “Questa soluzione evita qualsiasi shock sociale e soddisfa le esigenze espresse dagli editori di giornali”.

Tuttavia, la direzione ha dovuto prendere atto del fermo rifiuto di questa soluzione da parte dei sindacati.

«Respingiamo ancora questa soluzione e non esiste un accordo formale per il ritorno al lavoro», spiega Stéphane Daussaint, direttore generale di CSC-Transcom Postes. “Abbiamo fatto dei progressi, ma prima dobbiamo tornare alla base per vedere come è posizionata”.

Da qui alla nuova riunione prevista per questo giovedì, il delegato sindacale ha ritenuto improbabile, alla fine della giornata di mercoledì, che il movimento si fermasse e che i centri di smistamento di Liegi, Charleroi e Bruxelles riprendessero a funzionare.

Un’opinione condivisa da Thierry Tasset, segretario generale della CGSP Poste, che sottolinea la determinazione dei lavoratori a portare avanti il ​​movimento.

Bpost: uno sciopero “di fine” potrebbe incidere sulla distribuzione dei comunicati elettorali

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