Borsa: Wall Street allo sbando, in un mercato selettivo e cauto

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(Foto: Getty Images)

REVISIONE DEL MERCATO. Mercoledì la Borsa di New York ha chiuso la seduta in tono misto, con variazioni moderate, in un mercato selettivo, dipendente dai risultati aziendali, e cauto di fronte a numerose pubblicazioni e indicatori importanti.

Il principale indice azionario canadese ha cancellato i guadagni del giorno prima, poiché i titoli industriali e delle telecomunicazioni hanno pesato sul mercato, mentre i mercati statunitensi sono stati contrastanti.

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Indici di borsa in chiusura

A Toronto, il S&P/TSX è sceso di -138,00 punti (-0,63%) a 21.873,72 punti.

A New York, il S&P500 è salito di +1,08 punti (+0,02%) a 5.071,63 punti.

IL Nasdaq è salito di +16,11 punti (+0,10%) a 15.712,75 punti.

IL DOW è sceso di -42,77 punti (-0,11%) a 38.460,92 punti.

IL pazzo ha perso -0,0021 USD (-0,2877%) a 0,7299 USD.

IL olio ha chiuso in ribasso di -0,55 USD (-0,66%) a 82,81 USD.

L’oro è sceso di -15,10 USD (-0,64%) a 2.327,00 USD.

IL bitcoin ha perso -2.149,17 USD (-3,25%) a 64.076,33 USD.

Il contesto

I tre indici hanno oscillato tra il rosso e il verde durante la sessione, senza una forte convinzione da parte degli investitori.

“La tentazione è quella di vendere quando il mercato si riprende, per testare la determinazione degli acquirenti”, ha commentato Patrick O’Hare, analista di Briefing.com.

Anche gli operatori hanno mostrato “un po’ di cautela”, a suo giudizio, di fronte alle pubblicazioni dei colossi tecnologici Meta (mercoledì), Microsoft (giovedì) e Alphabet (anche giovedì), e quella di due importanti indicatori macroeconomici.

Wall Street si aspetta quindi, giovedì, il primo dato sulla crescita americana per il primo trimestre, seguito dall’indice dei prezzi al consumo PCE, il più seguito dalla banca centrale americana (Fed).

Mercoledì anche un ulteriore aumento dei tassi obbligazionari ha temperato l’entusiasmo del mercato di New York. Il rendimento dei titoli di stato americani a 10 anni si è attestato al 4,64%, rispetto al 4,60% del giorno prima alla chiusura.

“Il mercato sta cercando di digerire i risultati”, che piovono a decine ogni giorno, “e di discernere quali aziende rimangono forti e quali mostrano segni di debolezza”, ha spiegato Bryant VanCronkhite, analista di Allspring Global Investments.

“Siamo in un mercato selettivo, con volatilità”, che contrasta con il mercato di New York degli ultimi mesi, molto orientato dagli indicatori macroeconomici e dalle aspettative di politica monetaria, ha spiegato.

Mercoledì gli investitori hanno puntato particolarmente sugli acquisti Tesla (TSLA, +12,06%).

Ignorando i risultati deludenti del primo trimestre, erano più interessati alla prospettiva di un nuovo modello a un prezzo più accessibile, previsto per il 2025. “L’impressione è che (il capo Elon) Musk abbia ripreso saldamente in mano le redini”, scrivono gli analisti presso Wedbush Securities.

Un altro valore ricercato, il produttore di giocattoli Hasbro (HAS, +11,85%)che ha pubblicato risultati in forte calo, ma che ha annunciato una drastica riduzione delle sue azioni e il cui fatturato nel settore dei videogiochi è aumentato.

Anche alla festa Texas Instruments (TXN) ha guadagnato il 5,64% dopo che il gruppo di Dallas ha dichiarato di aspettarsi un rimbalzo della domanda di semiconduttori nella seconda metà dell’anno, che si estenderebbe fino al 2025.

Le buone vibrazioni di Texas Instruments si sono diffuse ad alcuni dei suoi concorrenti, Broadcom (AVGO, +0,61%), Qualcomm (QCOM, +1,41%) O Intel (INTC, +0,64%).

Altra pubblicazione acclamata, quella del laboratorio Biogeno (BIIB, +4,56%)che si è detto ottimista riguardo all’aumento di nuovi trattamenti, in particolare Zuruvae contro la depressione postpartum o Leqembi, che rallenta la progressione della malattia di Alzheimer.

L’operatore via cavo AT&T (T, +1,88%) ha superato le aspettative in termini di utile netto, nuovi abbonati telefonici e flusso di cassa, che lo hanno portato in verde.

Nonostante i risultati finanziari siano stati meno negativi di quanto previsto dagli analisti, Boeing (BA) è caduto di nuovo in picchiata (BA, -2,87%). Nel primo trimestre il produttore di aerei ha visto diminuire la propria liquidità di quattro miliardi di dollari.

Il gruppo aeronautica e difesa Dinamica Generale (GD) spostato indietro (DIL, -3,97%) dopo aver pubblicato un utile netto inferiore alle previsioni. Il produttore di carri armati Abrams ha comunque realizzato un fatturato superiore alle stime, grazie in particolare alla forte crescita della sua divisione sistemi di difesa (+20% in un anno).

Il gruppo alberghiero Hilton (HLT) brillava (HLT, +3,89%), nonostante un utile netto inferiore alle aspettative. Il gruppo McLean (Virginia) ha visto aumentare il suo tasso di occupazione, così come il suo tasso medio, e prevede di aggiungere diverse decine di migliaia di camere al suo portafoglio.

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