La Banca Mondiale evidenzia i progressi del Marocco nella gestione del rischio di catastrofi

La Banca Mondiale evidenzia i progressi del Marocco nella gestione del rischio di catastrofi
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La Banca Mondiale ha elogiato i progressi del Marocco nel rafforzare la sua resilienza ai disastri e ai cambiamenti climatici dal 2008, ottenuti attraverso azioni coordinate. In una nota pubblicata giovedì scorso, l’istituto finanziario ha sottolineato lo sforzo nazionale di passare da un approccio post-disastro a una strategia proattiva, incentrata sulla riduzione del rischio, sull’anticipazione e sulla protezione finanziaria.

Questa transizione è stata facilitata da diverse operazioni congiunte e attività di assistenza tecnica. “Il Marocco è gradualmente passato da un approccio incentrato sulla risposta alle emergenze ex post a un approccio più integrato alla gestione del rischio di catastrofi (DRM), con una forte enfasi sulla riduzione del rischio di catastrofi ex ante e sulla preparazione finanziaria”, ha sottolineato la Banca Mondiale.

Supporto finanziario e tecnico

I contributi della Banca Mondiale includono tre prestiti della Banca Internazionale per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BIRS), per un totale di 575 milioni di dollari, una sovvenzione di 5 milioni di dollari dal Global Shield Financing Facility (GSFF) e assistenza tecnica finanziata dal Fondo globale per la riduzione e il recupero del rischio di catastrofi. (GFDRR), nonché la Segreteria di Stato dell’economia (SECO).

Queste risorse hanno sostenuto riforme istituzionali, rafforzamento delle capacità, investimenti nella riduzione dei rischi e un regime globale di finanziamento e assicurazione del rischio di catastrofi. Inoltre, l’assistenza tecnica si è concentrata sulla resilienza urbana, sulle infrastrutture critiche, sulla normativa edilizia e sul finanziamento del rischio di catastrofi.

Risultati misurabili

Tra il 2016 e il 2024, la Banca Mondiale ha contribuito a finanziare e implementare più di 230 progetti di riduzione del rischio di catastrofi, per un valore di 304 milioni di dollari. Questi progetti includevano misure di protezione dalle inondazioni, sistemi di allarme rapido e mappatura del rischio di catastrofi. Questo sostegno ha inoltre consentito al Fondo marocchino per la lotta ai disastri naturali (FLCN) di diventare un fondo nazionale per la resilienza, anziché rimanere uno strumento di intervento di emergenza. Più di 400.000 persone hanno beneficiato direttamente di queste iniziative, mentre i beneficiari indiretti sono più di 33 milioni in tutto il Paese.

Nel 2020, il Marocco ha istituito un dipartimento dedicato alla gestione del rischio di catastrofi presso il Ministero degli Interni. L’anno successivo, il Paese ha adottato la sua prima strategia nazionale di gestione del rischio di catastrofi (2021-2030), che ha portato alla creazione di piani d’azione, con programmi e progetti in corso.

Nel 2016 il Marocco ha inoltre istituito un innovativo sistema di assicurazione contro i rischi di catastrofe, seguito da un Fondo di solidarietà pubblica (FSEC) per le popolazioni non assicurate. L’efficacia di quest’ultima è stata dimostrata dopo il terremoto di Al-Haouz, nel settembre 2023, con la mobilitazione di 300 milioni di dollari per coprire le perdite ammissibili.

Rafforzare la preparazione e la comprensione

In Marocco, il sistema di allarme rapido sul rischio di alluvioni, operativo dal 2023, avvantaggia circa 240.000 persone nelle aree pilota. Inoltre, nel 2012 è stato sviluppato un modello di rischio di catastrofe (MnhPRA) per stimare l’impatto economico di potenziali disastri.

Dal 2021, FSEC ha condotto una nuova modellizzazione del rischio e strategie coordinate di resilienza urbana che possono essere replicate in altri comuni. Sulla stessa linea si sta rafforzando, per la sua piena operatività, un Osservatorio Nazionale dei Rischi.

La Banca Mondiale ha concluso sottolineando l’importanza fondamentale della riduzione del rischio di catastrofi e della preparazione. In quanto tale, ha affermato di continuare a sostenere gli sforzi in corso del Marocco.

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