I due grandi centri di smistamento postale vallone di Liegi X e Charleroi X nonché quello di Bruxelles I postini protestano in particolare contro la fine imminente (30 giugno) della concessione demaniale per la distribuzione dei giornali e le sue possibili conseguenze sul personale della Bpost.
Da lunedì la distribuzione della posta, dei pacchi e dei giornali è interrotta nel sud del Paese e nella capitale. Le Fiandre sono relativamente risparmiate.
Secondo il portavoce di bpost, però, “l’impatto (dello sciopero, ndr) è molto minore” quel lunedì. “Gli uffici di distribuzione stanno lavorando, consegnano la posta di ieri (lunedì, ndr)”, precisa Laura Cerrada Crespo. Secondo le sue informazioni, “Il 70% dei tour si effettuano nel sud del Paese”. Lei conferma però uno sciopero nei servizi logistici, il che significa che “i prodotti non arrivano”. Maggiori dettagli sui disservizi dovrebbero essere forniti a fine mattinata.
“Il recapito parziale (della posta, ndr) è possibile, a seconda degli uffici aperti, ma rimane gravemente disagiato” visto il blocco dei centri di smistamento, sottolinea Stéphane Daussaint. Secondo il sindacalista “molti uffici di distribuzione” che già lunedì incrociavano le braccia “rimangono fermi”.
Sindacati e dirigenti si incontreranno attorno ad un tavolo questo martedì pomeriggio. L’incontro previsto per mercoledì è infatti stato anticipato di un giorno.
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