Questo è il modo migliore per gustare un quadratino di cioccolato secondo un esperto in materia

Questo è il modo migliore per gustare un quadratino di cioccolato secondo un esperto in materia
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Degustare il cioccolato è un’arte. Una specialista ci racconta la sua tecnica per godersi la propria piazzetta con “maggior piacere”.

E se fossimo programmati per mangiare cioccolato? Questa è una teoria senza sensi di colpa a cui la comunità chocovore si unirebbe felicemente. E tutto sommato potrebbe esserci del vero. Primo argomento, quello avanzato dagli esperti di nutrizione, il cioccolato fa bene, sia alla salute cardiovascolare che al morale. Beh, soprattutto se si punta su quelli con più del 70% di cacao – perché il cioccolato bianco, fallito, non conta. Un po’ di allentamento o un grande blues, presto, un quadrato per riattivare la sintesi della dopamina, e si riparte. Ma è proprio il secondo argomento a colpire nel segno: la bocca è esattamente alla temperatura giusta perché gli aromi del cioccolato, intrappolati nella tavoletta, si sprigionino. Un piccolo miracolo della natura che vale la pena vivere…

E tu come mordi la tua barretta di cioccolato? Meccanicamente, la sera sul divano, più assorto nella contemplazione del piccolo schermo che nella tua piazzetta? Piano piano, all’ora della merenda, mettendo una barretta sul toast imburrato per addentarla? Meticolosamente, con il caffè dell’ora di pranzo, poco a poco, per far durare questo momento speciale il più a lungo possibile? Dipendenti dal cacao (o meno!), sappiate che esiste un metodo infallibile per decuplicare il piacere della degustazione.

Valentine Tibère è una cioccologa. Proprio come un enologo decifra il vino, la sua missione è assaggiare le diverse tavolette prodotte in tutto il mondo per stabilirne il profilo aromatico. Intervistato per il podcast Quello che mordo da Éthiquable, svela il suo metodo per imparare ad ascoltare il delicato “canzone al cioccolato”come le piace dire.

Prima raccomandazione dello specialista, non addentare il vostro quadratino, ma lasciatelo sciogliere in modo che si sprigionino tutti gli aromi. Consiglia anche di venire “inspirare un po’ di ossigeno per ventilare il palato” e ottimizzare la percezione dei sapori, cioè delle caratteristiche aromatiche, attraverso la retro-olfazione (via retronasale).

Altro elemento cruciale, la temperatura del cioccolato: “se degusti un quadrato a 15°C, i profumi sono completamente chiusi”, spiega l’esperto. L’ideale? Godetevi il vostro tablet tra i 20 e i 23°C, in modo da “godetevi questo lato croccante del cioccolato e tutto il piacere di sciogliersi in bocca”. Infine, l’ultimo consiglio del cioccolataio: assaggiare sempre due volte, perché dal primo incontro non si percepisce tutta la complessità di un cioccolato: “avrai una prima impressione, ma forse non riuscirai a cogliere, a esprimere a parole tutte le sensazioni che proverai”, precisa. Finalmente un valido pretesto per concedervi una seconda piazza!

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