Parallelamente alla rielezione del suo presidente, l’Associazione degli utenti francofoni di SAP (USF) ha presentato i suoi obiettivi per il 2024. L’associazione mira a rafforzare la sua cooperazione internazionale e facilitare la transizione al cloud per i suoi membri.
L’Associazione degli utenti francofoni della SAP (USF) ha recentemente tenuto la sua assemblea generale annuale, che ha portato alla rielezione del suo presidente Gianmaria Perancin per il settimo mandato consecutivo. È stata anche l’occasione per l’USF di precisare i suoi obiettivi per il 2024, riguardanti tra l’altro le questioni della cooperazione internazionale e della migrazione al cloud.
L’USF ha così espresso il desiderio di rafforzare i legami con altri club di utenti SAP in tutto il mondo tramite SUGEN (rete internazionale di 22 associazioni di utenti SAP), che l’associazione presiede dal 2016. L’obiettivo di questo approccio è “moltiplicare gli scambi e quindi rafforzare l’influenza e la legittimità di tutti gli utenti sulla base di un dialogo costruttivo e trasparente con SAP”, si legge nel comunicato stampa dell’USF. Particolare enfasi sarà posta sulle sinergie internazionali attorno alle offerte di sviluppo sostenibile di SAP.
USF ha inoltre affrontato il problema dei clienti SAP che si affidano ancora a soluzioni locali. L’associazione invita l’editore tedesco di ERP a prendere in considerazione la maggior parte delle aziende ancora sotto ECC6 che non hanno ancora iniziato la transizione al cloud. Resta un punto critico con il programma RISE, che si basa esclusivamente sugli hyperscaler americani, senza alcuna alternativa al cloud sovrano europeo. “Gli utenti francofoni devono sapere se e come SAP affronterà il problema del cloud europeo, perché se l’editore trova una soluzione, ciò rafforzerà la fiducia dei suoi clienti e accelererà il passaggio al cloud”, sottolinea l’USF.
