Dovremmo dichiarare al fisco gli interessi sui conti bancari e sui conti di risparmio domestici?

Dovremmo dichiarare al fisco gli interessi sui conti bancari e sui conti di risparmio domestici?
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Come ogni anno, i contribuenti francesi sono invitati a completare la dichiarazione dei redditi ricevuta l’anno scorso prima di pagare le tasse. La campagna 2024 è iniziata ufficialmente l’11 aprile e terminerà a maggio o giugno a seconda dei dipartimenti e della natura della dichiarazione (online o cartacea).

Oltre agli stipendi devono essere dichiarati anche i redditi generati dai conti bancari e dai risparmi immobiliari. Ricordiamo che i libretti di risparmio regolamentati, come il Livret A, il Libretto di risparmio popolare (LEP) o il LDDS, non sono imponibili.

Pertanto, le risorse generate attraverso questi prodotti non necessitano di essere dichiarate. D’altro canto, per quanto riguarda i prodotti a reddito fisso, come conti bancari e risparmi immobiliari, è necessario includerli nella dichiarazione dei redditi. Pertanto i contribuenti hanno a disposizione due opzioni.

Le caselle che il contribuente deve barrare nella dichiarazione dei redditi

La prima è quella della “flat tax”, detta anche PFU (prelievo forfetario unico), al 30%. Nella dichiarazione dei redditi l’applicazione del PFU avviene tramite la casella 2TR (interessi e altri prodotti di investimento a reddito fisso) e la casella 2BH.

Oltre a queste due caselle è possibile barrarne una terza, vale a dire 2CK (ritenuta forfettaria non rimborsabile già pagata). Quest’ultimo si riferisce all’anticipo fiscale del 12,8% che è stato detratto al momento del pagamento degli interessi. È tuttavia necessario specificare che i piani di risparmio immobiliare aperti prima del 2018 e di età inferiore a 12 anni non sono soggetti all’imposta sul reddito.

Per quanto riguarda gli interessi su una PEL aperta dopo il 2018 o con più di 12 anni, il totale detratto da tali interessi è del 30% (contributi previdenziali + imposta sul reddito). D’altra parte, per i PEL aperti prima del 2018 e con meno di 12 anni, il prelievo di interessi è solo del 17,2% (solo contributi sociali).

Infine, per optare per la tassazione su scala, il contribuente deve selezionare la casella 2OP. Attuando questo approccio, il prelievo fiscale predefinito viene quindi sostituito da un’imposta più globale che dipende dal reddito del contribuente. Questa imposta ad aliquota progressiva varia dallo 0% al 45%.

Per determinare la più vantaggiosa tra le due, il contribuente deve semplicemente selezionare e deselezionare la casella 2OP e confrontare le due imposte. Si ricorda che i contribuenti che hanno selezionato questa casella durante la dichiarazione dei redditi del 2023 la vedranno preselezionata dall’amministrazione fiscale nella dichiarazione di quest’anno.

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