Saint-Fargeau-Ponthierry: debiti, ingorghi… Il progetto delle rive della Senna provoca nuovi disordini

Saint-Fargeau-Ponthierry: debiti, ingorghi… Il progetto delle rive della Senna provoca nuovi disordini
Saint-Fargeau-Ponthierry: debiti, ingorghi… Il progetto delle rive della Senna provoca nuovi disordini
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Di William Lacaille
pubblicato su

7 24 aprile alle 13:30

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Lunedì 25 marzo, i rappresentanti della Regione, del Dipartimento, ma anche dell’Agglomerato e dell’azienda pubblica locale (SPL) di Melun Val de Seine, erano presenti presso il municipio di Saint-Fargeau-Ponthierry (Senna e Marna) per parlare del progetto delle Rive della Senna.

Hanno incarnato il rilancio del progetto e la sua concessione alla SPL, suscitando preoccupazioni tra i banchi dell’opposizione.

Un sito con una lunga storia

È stato nel municipio che sono stati accolti i vari eletti della regione. Séverine Félix-Boron, sindaco di Saint-Fargeau-Ponthierry, ha quindi aperto il suo intervento annunciando l’impegno per “un progetto coerente e globale di riqualificazione delle terre desolate industriali delle rive della Senna, dopo numerosi colloqui con gli attori e la popolazione …”

Si tratta di un territorio che per molti anni era un luogo molto attivo con industrie come l’emblematica fabbrica Leroy. Potevamo contare anche su altri edifici, come nel caso delle società Henkel e Cooper, “situati ai lati della fabbrica Leroy”, ricorda il consigliere comunale.

Dopo le varie crisi e in particolare quella petrolifera del 1973, le fabbriche decaddero e Leroy chiuse i battenti nove anni dopo. A poco a poco, la terra diventa una terra desolata.

Una delle zone desolate industriali più emblematiche della Seine-et-Marne e del sud-est dell’Ile-de-France.

Séverine Félix-Boron, sindaco di Saint-Fargeau-Ponthierry

È stato nel 2006 che è nato nella mente del comune il progetto di sviluppo che ha portato avanti la questione. Ma il progetto ha subito battute d’arresto e ritardi amministrativi per arrivare al 2020, data in cui l’attuale maggioranza si trasferirà in municipio.

«Abbiamo iniziato a riprodurre la copia su queste basi e a occuparci degli elementi strutturanti, compresa la costruzione di 805 unità abitative, se non di più», spiega Séverine Félix-Boron.

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È innanzitutto su un bilancio finanziario che “è notevolmente appesantito da anni di inerzia” per un importo di “quasi 800.000 euro all’anno”, che la maggioranza ha effettuato diverse consultazioni.

Questi hanno evidenziato il disagio della popolazione per il numero di unità abitative e anche per l’impatto di queste nuove costruzioni sul traffico.

Hanno poi voluto “ridurre il programma abitativo da 805 a 595 unità abitative, con una prima fase di 400 unità abitative sul sito Henkel”, ma anche “organizzare il servizio tenendo conto della diversità delle modalità di viaggio”, tra gli altri. altre misure.

Scetticismo delle opposizioni

Il giorno prima di questo grande incontro per ratificare la concessione, le tre opposizioni del comune, cioè Agir pour notre ville, La nouvelle Voix e Altrimenti, hanno pubblicato un comunicato stampa congiunto. In esso, insieme esprimono le loro preoccupazioni riguardo agli impatti di questo progetto.

Elencano in particolare un programma che comprende:

  • “La costruzione di 595 unità abitative, la realizzazione di 1.000 mq di negozi/uffici. »
  • “La chiusura della rue du 11 Novembre che costituisce l’incrocio tra il ponte sulla Senna e la linea ferroviaria (questo percorso sarà riservato ai soli pedoni). »
  • “La costruzione di una scuola per accogliere i bambini che vivranno in queste 595 case. »

Ma ciò che temono è il peso finanziario che questo progetto rappresenterà per l’economia del comune. “Dalla relazione finanziaria presentata il 4 marzo emerge, dopo la realizzazione dei lavori sopra descritti (595 alloggi, ecc.), un saldo a carico del Comune di 10.739.516 euro a cui vanno aggiunti i costi di costruzione di “una scuola che stimiamo una spesa di 4-5 milioni di euro, ovvero un totale di quasi 15.000.000 di euro a carico del Comune”, precisano.

Un debito senza precedenti per un Comune di queste dimensioni, che ogni stazione ferroviaria dovrà farsi carico, per molti anni.

L’opposizione ha eletto funzionari di Saint-Fargeau-Ponthierry

Temono anche risparmi sui servizi pubblici, «ma anche sugli investimenti già molto bassi del Comune».

Infine, sottolineano i rischi di questa chiusura della rue du 11 novembre, che secondo loro porterà ad “una maggiore saturazione delle corsie di traffico attorno al ponte della Senna, rendendo particolarmente difficile l’attraversamento della Senna nelle ore di punta”.

Risponde il municipio

A seguito di queste numerose riflessioni, abbiamo chiesto risposte al municipio. “Innanzitutto, trovo deplorevole l’assenza di tutti i consiglieri comunali dell’opposizione invitati alla firma del trattato che si è tenuta lunedì 25 marzo e che avrebbe permesso loro di dialogare con i partner”, indica il sindaco.

Un invito al quale non sarebbe riuscito ad aderire il gruppo di opposizione. Altrimenti, che “non sarebbe stato invitato”.

Catoucia Griffit e Marie-Laurence Llop, rappresentanti elette all’opposizione del gruppo La Nouvelle Voix, hanno poi dichiarato: “L’annuncio di 595 unità abitative è un’illusione, perché nel progetto presentato sulle rive della Senna, si indica chiaramente che il municipio si impegna a garantire che il promotore possa costruire il resto delle 200 unità abitative a ovest della città. »

Un punto che il municipio contesta: “Non è questo quanto indicato nel trattato di concessione, né nella delibera; è previsto un programma iniziale di 400 unità abitative, alle quali si potrebbero aggiungere al massimo 195 unità abitative, non una di più. Questo è l’impegno fermo assunto dalla squadra comunale e che spiega che ora dobbiamo trovare altri 5 milioni di finanziamenti aggiuntivi per risanare il bilancio. »

Quanto alla fattura di 15 milioni “a carico del Comune”, la maggioranza interpreta ciò come “estrapolazioni folli”, pur dando per scontata la scelta “di dover sopportare un deficit piuttosto che costruire un numero impensabile di unità abitative”, in più delle 1.200 unità abitative costruite “dai nostri predecessori”.

Inoltre, la maggioranza indica che i dati riportati nei bilanci provengono da stime degli scenari più pessimistici “nella cupa situazione economica del 2023”. Aggiungono: “Questa operazione potrebbe durare dieci anni, i prezzi del mercato immobiliare sono in ripresa e si cercano attivamente altre fonti di finanziamento. »

La maggioranza è aperta a qualsiasi proposta che vada nella direzione di una riduzione ancora maggiore dei restanti costi.

Municipio di Saint-Fargeau-Ponthierry

Infine, per il progetto scuola, si attende di vedere l’evoluzione della mappa scolastica per liberare potenziali classi in altri istituti.

Sulla capacità di investimento, il municipio è rassicurante: “Come si può parlare di investimenti bassi quando il Comune ha già stanziato, ad esempio, 3 milioni di euro per ampliare e rinnovare la scuola Camus, sta ristrutturando la palestra e ha stanziato € 750.000 per lavori stradali proprio quest’anno… Come per tutte le comunità, i costi sono pesanti e gravosi, ma la traiettoria è ferma, anticipata e controllata. » Sostengono inoltre la questione del debito garantendo che il loro impegno per riequilibrarlo sarà mantenuto.

Infine, verrà modificata la viabilità, che è stata uno dei nervi della guerra attorno al progetto. “Si tratta ovviamente semplicemente di spostare il traffico ai margini della linea della SNCF che dovrà posizionarsi su questo progetto, l’obiettivo unanime è quello di risanare le rive della Senna. »

Aggiungono anche che all’incontro era presente Vincent Paul-Petit, sindaco di Seine-Port, cittadina vicina colpita da problemi di traffico, ma anche consigliere dipartimentale. Si sta mobilitando “per trovare soluzioni riguardo al traffico e alla congestione sul ponte, da un lato, e lo sviluppo di collegamenti morbidi in collegamento con il CAMVS”, afferma il municipio.

Una cosa è certa, di questo progetto si continuerà a parlare man mano che procede.

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