Questi proprietari hanno capito come non pagare le tasse sull’affitto riscosso

Questi proprietari hanno capito come non pagare le tasse sull’affitto riscosso
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Un trucco legale permette ai proprietari di non pagare un solo centesimo di imposta sull’affitto che ricevono.

Un affitto che sfugge al fisco. In Francia, infatti, esistono ancora dei trucchi che permettono di intascare i vantaggi di un affitto senza pagare tasse aggiuntive. Sorprendente se si considera quanta fantasia possa essere l’amministrazione fiscale quando si tratta di classificare i diversi redditi da locazione. Regime reale, BIC (profitti industriali e commerciali), micro-BIC, locazione ammobiliata, nuda locazione… non mancano parole e strumenti per tassare gli affitti percepiti da un contribuente.

Tuttavia, alcuni affitti riscossi sfuggono completamente alle tasse. Questo sistema poco conosciuto è accessibile ad un gran numero di persone, senza condizioni di reddito. Infatti, tutti i proprietari e anche alcuni inquilini possono trarne vantaggio. Qualcosa per deliziare tutte le persone che desiderano aumentare il proprio reddito senza aumentare le tasse.

Il principio è semplice ma poco conosciuto: affittare una parte della propria abitazione principale permette di riscuotere l’affitto senza che sia soggetto a imposta o CSG (contributo sociale generalizzato). I proprietari hanno la possibilità di affittare parte della loro abitazione principale, mentre gli inquilini possono anche beneficiare del sistema subaffittando. Questa flessibilità consente quindi a un vasto pubblico di trarre vantaggio da questo suggerimento.

Tuttavia, per beneficiare di questa esenzione fiscale, è necessario rispettare alcune condizioni. Innanzitutto, le stanze dell’alloggio occupato dal locatario o dal sub-locatario devono costituire la sua abitazione principale. L’affitto stagionale è quindi escluso dal sistema.

Quindi, l’affitto deve essere inferiore a un tetto fissato a 206 euro al metro quadrato (m²) e all’anno, in Île-de-France. Nelle province il tetto annuo è di 152 euro al mq. Questi massimali vengono determinati ogni anno dall’amministrazione fiscale e sono calcolati escludendo le spese.

Inoltre, la parte affittata deve essere parte integrante della vostra abitazione principale e non può essere utilizzata in modo indipendente, come avviene per le stanze di servizio con accesso privato. Infine, i locali affittati devono rispettare criteri di decenza, come una finestra e un’altezza del soffitto di almeno 2,20 metri.

Chiaramente, se un contribuente affitta o subaffitta 35 m² della sua casa nella regione parigina, potrà incassare fino a 7.210 euro all’anno, senza pagare tasse o contributi previdenziali. Concretamente, riceverà un affitto di 600 euro al mese ogni mese. Altro esempio, una stanza di 10 mq, affittata o subaffittata in provincia, può fruttare 1.520 euro all’anno, ovvero 126 euro al mese. In breve, affittare o subaffittare parte della tua abitazione principale può generare entrate aggiuntive evitando le tasse sugli immobili.

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