Verso la liquidazione giudiziaria di Boissy, questa emblematica fabbrica di scarpe dell’Alta Loira

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Lo stabilimento di Laussonne, uno degli ultimi produttori di scarpe in Francia, è chiuso dallo scorso autunno.
Venerdì pomeriggio il direttore generale e i rappresentanti del personale erano alla guida del tribunale commerciale di Puy. Si erano già svolti diversi incontri con la giurisdizione per cercare di trovare una soluzione per questa azienda che si trova in difficoltà ormai da diversi anni, in un settore di attività altamente competitivo.

Decisione resa mercoledì 29 gennaio

Venerdì, al termine dell’udienza presso il tribunale commerciale, né l’amministratore delegato, Yves Poitoux, né i rappresentanti del personale hanno voluto prendere la parola. Solo il legale della società ha rilasciato una breve dichiarazione. “Abbiamo completato l’attuale piano di continuazione. Abbiamo aperto le porte ai potenziali acquirenti del file. Oggi abbiamo chiesto la conversione della procedura in liquidazione giudiziale”, ha indicato il maître Éric Pandraud, avvocato della società.

Il tribunale commerciale non si è pronunciato. La sua decisione è stata riservata fino a mercoledì 29 gennaio. “Speriamo che da quel momento in poi gli acquirenti possano identificarsi ufficialmente”, ha detto, aggiungendo che non c’erano altri risultati “possibili” oltre alla “liquidazione”. giudiziario”.
Dei due acquirenti che un tempo erano presenti in classifica, ora ce ne sarebbe soltanto uno.
L’azienda Boissy è diventata emblematica ed è stata l’ultima in Alvernia a produrre scarpe. La sede di Laussonne contava ancora 90 dipendenti solo 10 anni fa, quando i nuovi amministratori delegati, i coniugi Poitoux, rilevarono l’azienda. Oggi ne restano solo 38.

Lionel Ciochetto

Francia
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