La migliore satira americana è tornata

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Homelander, dove Donald Trump se fosse stato Superman, deve molto all’immenso talento dell’attore Anthony Starr.Immagine: Amazon

La serie più irriverente del piccolo schermo torna finalmente su Prime Video per una stagione 4 che riprende in diretta il trumpismo.

Sainath Bovay

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Altro “Intrattenimento”

La cosa con I ragazzi, è che qualsiasi somiglianza con la realtà non è realmente casuale. Ricordiamo che la serie, ispirata al fumetto omonimo, si presenta come una versione cinica di Vendicatori ancorato in una realtà in cui tutti gli eccessi degli Stati Uniti sono esacerbati.

La serie, attesa ormai da due anni, è stata ritardata a causa dello sciopero degli sceneggiatori. È comunque riuscita a soddisfare i suoi fan grazie alla sua eccellente serie spin-off. Gen Vche questa volta ha messo sotto i riflettori la “Generazione Z” nel cuore di un campus per supereroi in erba.

Meraviglia ma nella realtà

Creato dalla multinazionale Vaught utilizzando un siero che conferisce poteri in modo casuale a coloro che hanno venduto i propri figli all’azienda, questo impero finanziario e mediatico utilizza i supereroi come puri prodotti del capitalismo.

Per farlo, gioca su tutto ciò che costituisce l’anima dell’America nei suoi aspetti più oscuri: lo star system, il bigottismo, la supremazia bianca e tanti altri difetti.

Tutti i suoi temi si ritrovano ovviamente in un personaggio emblematico a cui la serie deve il suo successo: l’onnipotente Homelander (o il Protettore se fai parte della squadra VF) brillantemente interpretato dall’attore Anthony Starr. Una sorta di sociopatico Donald Trump che avrebbe ereditato i poteri di Superman, è l’antagonista supremo dei “Boys”, la gang che seguiamo ormai da quattro stagioni nel disperato tentativo di abbattere i supereroi e la multinazionale che ha creato loro.

Stagione 4 in immagini:

Video: Watson

Nella stagione precedente, il personaggio Starlight (Erin Moriarty) ha rivelato il vero volto di Vaught e dei suoi supereroi. Mentre una parte della popolazione si schiera dalla parte dell’eroina, Homelander si ritrova a capo della compagnia Vaught e beneficia della totale impunità, al punto che anche assassinare un avversario davanti a tutti merita il sostegno incondizionato dei suoi sostenitori.

Tifosi galvanizzati che ora incoraggia a combattere i “socialisti e atei non binari” del campo progressista. Homelander è decisamente diventato una satira di un Donald Trump in calzamaglia, soggetto alla paura di invecchiare e al bisogno irrefrenabile di essere amato.

Cattivo, ma tutt’altro che stupido

I ragazzi ha sempre denunciato gli estremi fin dai suoi esordi e questa nuova stagione non fa eccezione alla regola, sempre con un certo brio e uno spiccato gusto per la violenza e l’umorismo crudo. I corpi vengono ancora fatti a pezzi e le scomode scene di sesso tra supereroi dimostrano ogni volta un’ingegnosità pazzesca.

La serie brilla costantemente per la sua irriverenza e questa stagione 4 interferisce in una stagione più politica che mai con la sua guerra campale tra progressisti e conservatori. Questi primi tre episodi non mancano di affrontare il movimento QAnon, di fare un simpatico riferimento al processo a Johnny Depp e Amber Heard, o anche di presentare una versione cristiana ed esilarante di Vacanza sul ghiaccio.

Benvenuti a Truthcon, la convention in cui i teorici della cospirazione possono scatenare le loro migliori teorie.

Benvenuti a Truthcon, la convention in cui i teorici della cospirazione possono scatenare le loro migliori teorie.Immagine: Amazon

I ragazzi, è la serie che osa tutto, sempre, e che fa una parodia eccessiva, con una precisione tale che alcuni non ci vedono nemmeno il secondo grado.

Hop, piccolo placcaggio francese.

All’alba delle elezioni presidenziali americane del 5 novembre 2024 e dell’esplosione dell’estrema destra alle ultime elezioni europee, I ragazzi è sicuramente uno sbocco di benessere. La serie, prevista per cinque stagioni, dimostra ancora una volta di essere una delle migliori produzioni attuali e senza dubbio la più… “woke”.

Ti piace guardare le serie per ore? Ecco abbastanza per occupare un posto:

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