La sostenibilità dei finanziamenti al servizio televisivo pubblico, tema urgente per il nuovo governo, sarà all’ordine del giorno del Senato il 23 ottobre

La sostenibilità dei finanziamenti al servizio televisivo pubblico, tema urgente per il nuovo governo, sarà all’ordine del giorno del Senato il 23 ottobre
La sostenibilità dei finanziamenti al servizio televisivo pubblico, tema urgente per il nuovo governo, sarà all’ordine del giorno del Senato il 23 ottobre
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La sostenibilità dei finanziamenti alla radiodiffusione pubblica, una questione urgente per il nuovo governo, sarà all’ordine del giorno del Senato il 23 ottobre, secondo l’agenda parlamentare della Camera alta rivelata al termine di una conferenza dei presidenti.

Il governo ha chiesto l’iscrizione all’ordine del giorno di una proposta di legge organica promossa dal senatore, quella del senatore di Les Républicains Cédric Vial e di diversi colleghi di destra e di centro. Il testo dovrà poi essere adottato rapidamente dall’Assemblea nazionale per essere promulgato entro la fine dell’anno.

In effetti, dalla scomparsa del canone nel 2022, il finanziamento della radiodiffusione pubblica è stato effettuato solo mediante un sistema provvisorio, la cui scadenza era fissata alla fine del 2024. Il testo propone di modificare la legge organica relativa alle leggi finanziarie, in modo da consentire al pubblico la radiodiffusione sarà finanziata con una frazione del gettito IVA, opzione attualmente in vigore a titolo provvisorio. Questo testo rende possibile anche un finanziamento specifico del canale Arte tramite un “tassa sugli incassi”.

Senza un voto sul finanziamento sostenibile entro la fine del 2024, “l’anno prossimo il servizio pubblico audiovisivo sarà messo in bilancio come qualsiasi altra merce” e “questo non è un buon sistema per garantire l’indipendenza”, ha detto la presidente di France Télévisions, Delphine Ernotte Cunci, era preoccupato dopo lo scioglimento dell’Assemblea nazionale nel mese di giugno.

Prima dello scioglimento, anche i deputati Quentin Bataillon (Rinascimento) e Jean-Jacques Gaultier (LR) avevano preparato un testo in tal senso, optando da parte loro per un finanziamento tramite un “prelievo sulle entrate” dal bilancio dello Stato.

I dibattiti su questo testo di emergenza rimetteranno inevitabilmente sul tavolo la questione della riforma della governance della radiodiffusione pubblica. Il progetto di fusione tra France Télévisions, Radio France, France Médias Monde (RFI, France 24) e l’Istituto nazionale dell’audiovisivo (Ina), avviato nella primavera prima dello scioglimento, è ora sospeso.

Il ministro della Cultura Rachida Dati prevede consultazioni per valutare il futuro. Questo disegno di legge sul finanziamento della radiodiffusione pubblica sarà uno dei primi testi presentati al Parlamento dal governo Barnier, insieme al disegno di legge per la semplificazione della vita economica, raro superstite della precedente legislatura, che sarà sottoposto al voto del Senato 22 ottobre. Altro testo all’ordine del giorno: il rinvio delle elezioni provinciali in Nuova Caledonia, esaminate il 23 ottobre alla Camera alta.

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