Con “Terminal”, venticinque anni dopo “H”, Canal+ torna alla sitcom

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Jack (Ramzy Bedia) e Max (Jamel Debbouze) nella serie “Terminal”, creata da Azedine Bendjilali, Giulio Callegari, Andréas Georgiou, Xavier Lacaille, Paul Mirabel e Angela Soupe. RÉMY GRANDROQUES/QUAD+TEN/CANAL+

CANAL+ – LUNEDI 22 APRILE ALLE 21:10 – SERIE

” Io non ho fatto niente ! ” ” Neanche io ! » ” Io non ho capito nulla ! ” ” Neanche io ! » Nessuno per raggiungere l’altro alla Flywingz, una compagnia aerea (molto) low cost dove si trova la banda di Braccia Spezzate terminaleuna sitcom “fatto a Jamel”, come lo presenta il canale criptato. Registrata in pubblico grazie a supporti girevoli e orientabili verso diverse ambientazioni, la serie ha un’aria di ritorno a casa per Jamel Debbouze, l’enfant terribile dello stand-up francese, protagonista di una delle prime serie di quella che sarebbe diventata la prestigiosa creazione originale di Canal+, H.

terminale coltiva la stessa energia sovralimentata, lo stesso modo di costruire i personaggi in due scene, tre sguardi e qualche tic linguistico, oltre a un primo grado molto anni ’90, non leggero ma estremamente efficace. La sala di scrittura – sovraffollata, come testimonia il numero di sceneggiatori e co-creatori accreditati nei titoli di coda – ha fortunatamente messo da parte l’umorismo sessista della sitcom in camice bianco per permettere a personaggi femminili un po’ più rudi di prosperare, anche se uomini, Ramzy nel caso piombo, tendono sempre a togliersi il tappeto da soli. Bérangère McNeese, l’attrice meno “umoristica” del gruppo, gli resiste con grande vigore.

Hostess e steward stravaganti

La prima interpreta un pilota che ha ottenuto la licenza con un pacchetto a sorpresa, la seconda è una copilota appena assunta che maschera la sua incompetenza sotto la massima serietà. Attorno a loro gira una piccola squadra di eccentriche hostess e steward, interpretata da tecnici delle valvole (Camille Chamoux, Alexandra Roth, Tristan Lopin…) e da alcuni “ospiti” vicini alla banda (Camille Cottin, Manu Payet…) a cui è difficile resistere. . Tanto più che l’immaginazione dell’aeroporto porta con sé abbastanza problemi per alimentare la pompa dello schizzo senza forzare troppo. Il pubblico ride, anche noi, e il tutto regge piuttosto bene su dodici episodi, nonostante un calo di slancio alla fine della stagione e personaggi alla fine piuttosto superficiali – sovrascritti, la serie non vede altro che le sue gag, amichevoli ma delimitato, anche basilare.

Ovviamente Canal+ ha puntato molto terminalema anche se la serie si colloca al di sopra del mainstream della commedia francese, siamo ancora lontani dal fenomeno sociale, o anche, più modestamente, dalla necessità di una seconda stagione.

terminale, serie creata da Azedine Bendjilali, Giulio Callegari, Andréas Georgiou, Xavier Lacaille, Paul Mirabel e Angela Soupe. Con Ramzy Bédia, Camille Chamoux, Tristan Lopin, Bérangère McNeese (Fr., 2024, 12 × 26 min). Due puntate lunedì alle 21:10 dal 22 aprile su Canal+. Su richiesta su MyCanal.

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