Il boss di X attacca chi è partito dal social network

Il boss di X attacca chi è partito dal social network
Il boss di X France attacca chi è partito dal social network
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Molte personalità e media hanno deciso di abbandonare il social network negli ultimi mesi. Una scelta pentita dal boss dell’X in Francia.

Il capo dell’X ha deciso di parlare mercoledì per discutere della moltiplicazione delle uscite dai suoi social network, personalità e media.

In un lunghissimo articolo su X, Laurent Buanec, arrivato nel dicembre 2023 alla guida della filiale francese, spiega di avere “rimpianti” anche se dice di “rispettare” le decisioni di diverse personalità e media nazionali e internazionali.

Un rammarico sullo sfondo delle critiche

Le Monde, Ouest France, ma anche donne e politiche come Sandrine Rousseau, hanno tagliato i ponti con X per protestare contro l’atmosfera tossica della piattaforma, e più in generale le posizioni molto conservatrici di Elon Musk.

“Mi rammarico che gli argomenti addotti per giustificare queste partenze siano talvolta errati, spesso completamente parziali. Infine, mi rammarico in alcuni casi della violenza del tutto inappropriata delle dichiarazioni rivolte contro di noi”, muove Laurent Buanec.

Riporta in particolare quelli che considera “elementi fattuali”, citando in particolare la lotta dei social network contro la disinformazione. Se parla in particolare dei Deep Fakes o dell’operazione Doppelgänger – un’operazione di disinformazione russa -, si dimentica tuttavia di parlare dell’indagine in cui si trova X e trattenuto dall’Unione Europea per una presunta mancanza di moderazione sull’argomento.

Inoltre, torna anche sulla moderazione, che è oggetto di molte critiche e parla di cifre: “Vietiamo la presenza di contenuti che incitano all’odio, discorsi violenti, nonché entità e gruppi violenti e che incitano all’odio”. Anche in questo caso, le pubblicazioni provocatorie, persino scandalose, di Elon Musk sono, a quanto pare, dimenticate da Laurent Buanec.

Un dialogo sordo con “chi vuole scambiare”

Il leader vuole mettere in risalto “il dibattito democratico” e “uscire dai nostri intersequestri”, riprendendo in particolare un’espressione ampiamente utilizzata negli ambienti populisti.

“Non siamo ingenui, tutte le piattaforme si trovano ad affrontare i nostri stessi problemi di moderazione”, insiste Laurent Buanec.

Per ironia della storia, e come ha dimostrato il giornalista dell’informato Marc Rees, il servizio stampa di X risponde sempre con un emoji “cacca” ai giornalisti che cercano di unirsi a lui, anche se Laurent Buanec spiega “si rammarica di non essere stato contattato. “

Essa castiga un movimento che è solo un “pretesto ideologico” dove “si fanno amalgame, in coscienza, per creare danni”. In conclusione, aggiunge di essere “disponibile” a coloro che desiderano “scambiare per prendere decisioni consapevolmente”, a condizione quindi di padroneggiare gli emoji.

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