Sono disponibili nuove informazioni sulla causa della morte di uno dei cinque cani deceduti dopo la loro permanenza in una pensione per cani a Käerjeng. “L’autopsia ha rivelato un fenomeno emorragico con grave emorragia gastrointestinale e significativa disidratazione”, ha dichiarato la ministra dell’Agricoltura Martine Hansen (CSV) in risposta a un’interrogazione parlamentare della deputata Stéphanie Weydert (CSV).
Un’analisi tossicologica ha rivelato tracce di anticoagulanti, cioè farmaci che rallentano la coagulazione del sangue, nel fegato del cane. Tali sostanze anticoagulanti sono presenti nel veleno di ratto e di topo. Già martedì l’accusa aveva indicato in un comunicato stampa che la morte dell’animale era dovuta principalmente all’ingestione di una sostanza simile al veleno per topi.
Un batterio presente nella milza del cane
“L’esposizione a tale sostanza in dosi non letali può causare emorragie, che portano ad una debolezza generale del corpo e favoriscono l’infezione secondaria”, spiega il ministro. “L’analisi microbiologica ha rivelato la presenza di un batterio nella milza del cane.”
In definitiva, la morte del cane è stata dovuta a diversi fattori. “L’indebolimento del corpo dovuto all’assorbimento degli anticoagulanti e alla disidratazione ha dato ai batteri l’opportunità di invadere il corpo e contribuire fatalmente al processo patologico”, continua Martine Hansen.
I controlli vengono rafforzati
Stéphanie Weydert vuole anche sapere cosa intende cambiare il ministro nella legislazione esistente affinché un simile incidente in una pensione per animali non si ripeta in futuro. Martine Hansen sottolinea che secondo la legge sulla protezione degli animali ogni pensione per animali deve ottenere un’autorizzazione e che la struttura viene controllata prima dell’apertura. Questo non era il caso di Käerjeng.
“Dobbiamo essere consapevoli che la migliore legge sulla protezione degli animali non può prevenire tutti gli incidenti”, aggiunge il ministro. “Le persone devono essere consapevoli della propria responsabilità nel campo in cui lavorano, in questo caso con gli animali”. Martine Hansen sottolinea che i controlli sul benessere degli animali vengono effettuati quasi quotidianamente durante tutto l’anno. “Questi controlli sono stati e saranno sempre rafforzati ove possibile, soprattutto per quanto riguarda le risorse e la manodopera disponibili”, conclude il ministro.
Questo articolo è stato originariamente pubblicato sul sito web del Luxemburger Wort.
Adattamento: Mélodie Mouzon
Belgio