Piccola impresa del Montpellier che rovescia un Monaco lunatico

Piccola impresa del Montpellier che rovescia un Monaco lunatico
Piccola impresa del Montpellier che rovescia un Monaco lunatico
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Guidato logicamente all’intervallo dal Monaco, il Montpellier ha ribaltato tutto nella ripresa grazie a un ottimo Benjamin Lecomte nelle gabbie e un letale Mousa Al-Tamari in attacco (2-1). La Paillade rinasce mentre il Monaco potrebbe perdere il podio e tante illusioni.

Puoi spostarti in fondo alla classifica o lottare per restare e avere bisogno di una vittoria da entrambe le parti per tornare in carreggiata. A casa, Montpellier non era favorito Monaco. Eppure, è stato il club dell’Hérault a vincere, a costo di un secondo periodo in cui ha mescolato realismo offensivo e serietà difensiva contro i vivaci asemisti per 45 minuti prima di spegnersi completamente in seguito (2-1).

Il Monaco batte Lecomte

La Paillade avrebbe voluto fare pressione subito ma così è stato Eliesse Ben Seghir che ha creato la prima occasione, uno scherzo della legge magistralmente deviato Beniamino Lecomte (2°). In risposta, Issiaga Sylla ha lasciato i giocatori del Rocher sul lato sinistro ma Mousa Al-Tamari non è stato in grado di riconquistare adeguatamente la sua croce (3°).

Il terreno era pronto e l’ASM ha stabilito il suo ritmo, costringendo l’MHSC a resistere. Affermato in prima linea, Mika Biereth è venuto a ostacolare il recupero di Lecomte ma Ben Seghir non ne ha approfittato, non mirando in fretta (12°). Gli angoli si sono moltiplicati e Soungoutou alto si ritrova solo sul secondo palo ma il difensore non aggiusta la mira (16°). Le onde si infrangevano e Ben Seghir vedeva ancora una volta Lecomte sferrare un tiro pesante da calcio d’angolo (17°). Sul calcio d’angolo successivo, il portiere vola per prendere un colpo di testa Mohammed Salisu (18e).

Poco pericoloso, il Montpellier ha comunque creato una grande occasione. Deliberato e riuscito con un contropiede favorevole sul lato destro dell’area, Al-Tamari mira alla rete opposta ma l’inquadratura sfugge di poco (25°).

Il controllo della partita è però nelle mani del monegasco. E ancora in un altro angolo, Lamine Camara trovato Thilo Kherer sul primo palo, in movimento a differenza della difesa dell’Hérault: il capitano apre le marcature con un colpo di testa (32esimo).

Stordito, il Montpellier ha comunque l’opportunità di pareggiare, su un contropiede guidato da Al-Tamari. Il giordano si è spostato Wahbi Khazrisolo a colpire ma che ha sparato direttamente Radoslaw Majecki (35e).

Questa seconda situazione mancata ha quindi lasciato il Monaco in vantaggio nel tabellone. E gli spari continuavano ad arrivare. Trovato nel profondo, Maghnes Akliouche aveva uno spazio ridotto per tirare ma ci è voluta una parata di piede di Lecomte, già alla sua settima partita, per mantenere La Paillade in partita (45esimo).

Al-Tamari, due gol d’oro massiccio

Il secondo tempo è ripreso ed è stato subito interrotto perché gli ultra pailladins hanno messo la techno e si sono rifiutati di spegnere la musica, sotto lo sguardo disperato della dirigenza e dello staff del Montpellier. Il gioco è ripreso dopo un’interruzione di tre minuti.

Ha avuto il merito di rallegrare la gente dell’Hérault. Già vista più volte in prima linea nel primo periodo, Sylla riesce a respingere un cross per Khazri ma il tunisino trova i guantoni di Majecki raso terra (52°). Poi, su una palla recuperata da Sylla, Savanier trasmette in profondità ad Al-Tamari che ha la meglio su un Kassoum Ouattara incerto prima di dribblare Majecki e spingere la palla in profondità (55esimo).

Il ritmo si è indebolito ma, in quel momento, il Montpellier ha finalmente mostrato un volto conquistatore e motivato. Entrato in gioco, Arnaud Nordin ha fatto rabbrividire Mosson sferrando un tiro pesante, senza angolazione e fuori bersaglio (68°).

Il Monaco si era arreso, ma la sua precisione su calcio d’angolo gli vale quasi il secondo gol: ancora una volta sul primo palo, Magassa piazza un colpo di testa sbattuta in aria da Lecomte e la palla torna giù… sopra la trasversale (73esimo).

E alla fine, non è stato così sorprendente se Al-Tamari, servito da Nordin dopo aver sistemato la difesa, è tornato sul sinistro prima di colpire vittoriosamente sul primo palo (82esimo).

Insostenibile, lascia il suo campo per superare tre monegaschi ma il suo destro finisce alto (90esimo). A quel punto sono stati fischiati 9 minuti di recupero. Biereth, in posizione ideale al centro, ha trovato Lecomte, rapidamente andato a terra, sulla sua strada (90° + 3). L’ASM era conveniente per salvare almeno un punto. Magassa ci ha provato timidamente ancora una volta, senza successo (90°+8).

Il Montpellier è ancora lontano dall’essere salvo ma è a pari merito con Le Havre con 12 punti, a 4 lunghezze da Saint-Étienne, il fuoco di sbarramento. Dal canto suo, il Monaco vince. Se l’OM vincesse domenica, il Rock sarebbe a 8 punti dal 2° posto e Nizza e Lille, che si affrontano questo venerdì, potrebbero conquistare il 3° posto.

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