Par
Chloe Berry
Pubblicato il
17 gennaio 2025 alle 9:01
La compagnia SpaceX di Elon Musk ha perso questo giovedì 16 gennaio 2025 qualsiasi contatto con il secondo stadio del suo megarazzo Starship durante un nuovo volo di prova durante il quale riuscì comunque nella complessa manovra di ristrutturazione del primo pianoun’impresa.
Questo volo di prova doveva essere una dimostrazione di forza per SpaceX, a poche ore dal successo siglato da Blue Origin, la compagnia spaziale del fondatore di Amazon Jeff Bezos, che ha effettuato il suo primo volo in orbita.
Un’impresa tecnica
L’azienda di Elon Musk ha dimostrato ancora una volta la sua maestria tecnica riuscendo a raggiungere il primo piano della sua Megarazzo dell’astronaveil più grande mai costruito. Questa è la seconda volta che ciò accade.
Ma i forti applausi e le grida di gioia dei dipendenti si spensero rapidamente quando un manager annunciò la decisione perdita di comunicazione con il secondo stadio.
“Abbiamo perso ogni comunicazione con la nave”, ha detto Dan Huot durante una trasmissione video, prima di specificare che “c’era stata”. un’anomalia con il piano superiore.
Uno “smontaggio rapido”
SpaceX ha poi confermato sulle proprie reti che la Starship, da cui prende il nome l’intero razzo, era stata oggetto di un “rapido smontaggio non programmato”. In altre parole: è esploso.
Il successo deriva da ciò che impariamo e il volo di oggi ci aiuterà a migliorare l’affidabilità della Starship.
Elon Musk ha chiarito su X che probabilmente l’esplosione è stata innescata da una “perdita di ossigeno/carburante”.
Da parte sua, l’autorità americana di regolamentazione dell’aviazione, la FAA, ha riferito di aver “rallentato brevemente e dirottato gli aerei intorno all’area in cui sono caduti i detriti dei veicoli spaziali”. “Le normali operazioni sono riprese”, ha aggiunto in una nota.
Non una prima volta
Dopo esserci riusciti lo scorso ottobre Per recuperare per la prima volta il propellente del razzo, denominato Super Heavy, Elon Musk ha cercato di dimostrare che questa impresa tecnica non era il risultato del caso.
Con successo: pochi minuti dopo il lancio e la separazione dei due stadi, il booster è disceso in maniera controllata verso la rampa di lancio, dove è stato immobilizzato dai bracci meccanici installati sulla torre di lancio, soprannominata “le bacchette”.
Con l’AFP.
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