un aereo francese che volava per la NATO è stato preso di mira dall’esercito russo

un aereo francese che volava per la NATO è stato preso di mira dall’esercito russo
un aereo francese che volava per la NATO è stato preso di mira dall’esercito russo
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l’essenziale
Un aereo della marina francese, ingaggiato dalla NATO per monitorare i cavi sottomarini nel Mar Baltico, è stato vittima di atti intimidatori da parte dell’esercito russo.

Un aereo della marina francese, impegnato nella NATO, è stato preso di mira dall’esercito russo mercoledì 15 gennaio mentre sorvolava il Mar Baltico. È stato vittima di un “tentativo di disturbo” e di “segnalazione da parte di un radar di controllo del fuoco”, secondo l’esercito francese. L’aereo stava effettuando un volo di sorveglianza nell’ambito di un dispiegamento dell’Alleanza in risposta ai danni ai cavi sottomarini di cui si sospetta la Russia.

“Il fatto di ‘illuminare’ i nostri aerei che operano in acque internazionali con un radar riflette un’azione aggressiva”, ha detto il portavoce dello Stato Maggiore dell’esercito, colonnello Guillaume Vernet. Nel linguaggio militare, l’illuminazione descrive l’atto di puntare un obiettivo tramite radar. Una simile iniziativa “non è eccezionale in questo settore” e “significa che la Russia non resta passiva”, continua il soldato.

Rischi di escalation

La Russia “ha manifestato la sua ostilità in modo contenuto”, ma “il comportamento professionale dell’equipaggio (francese) ha permesso di evitare qualsiasi escalation” pur continuando la sua missione, ha inoltre dichiarato il colonnello Vernet. L’esercito russo aveva poco interesse a mettere in atto la sua minaccia perché “un attacco ad un aereo della NATO potrebbe provocare un’improvvisa e seria escalation con la NATO”, ha detto.

Il tipo di incidente subito dall’aereo francese, “piuttosto grave”, è “abbastanza diffuso” e “ben oltre i confini dell’Europa”, ha stimato giovedì a Bruxelles il generale americano Christopher Cavoli, comandante delle forze NATO in Europa.

L’aereo francese Atlantic 2 è decollato mercoledì dalla Bretagna. Ha trascorso quasi 5 ore al largo delle coste della Svezia e dei paesi baltici, controllando circa 200 navi, principalmente civili. Ma non sono stati individuati edifici sospetti.

Guerra via cavo

Negli ultimi mesi nel Mar Baltico sono stati danneggiati diversi cavi sottomarini di telecomunicazione e di alimentazione. Leader ed esperti europei sospettano atti di “guerra ibrida” orchestrati dalla Russia. Il 25 dicembre, il cavo elettrico EstLink 2, che collega Finlandia ed Estonia, e altri quattro cavi di telecomunicazione sono stati danneggiati, poche settimane dopo un danno simile a due cavi di telecomunicazione nelle acque svedesi. La Eagle S, una petroliera battente bandiera delle Isole Cook e che si dice faccia parte della “flotta fantasma” russa, è sospettata di aver sabotato questi cavi dalla polizia finlandese, che ha invaso la nave e sequestrata per necessità di l’ indagine.

svizzero

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