Dopo le inondazioni di ottobre, questo sindaco di Yvelines castiga il “millefoglie amministrativo” in materia di ecologia

Dopo le inondazioni di ottobre, questo sindaco di Yvelines castiga il “millefoglie amministrativo” in materia di ecologia
Dopo le inondazioni di ottobre, questo sindaco di Yvelines castiga il “millefoglie amministrativo” in materia di ecologia
-

Mentre la sua città è stata duramente colpita dalle alluvioni dello scorso ottobre, denuncia “un millefoglie amministrativo lungo e scoraggiante”. L’accusa è stata lanciata da Dominique Bavoil, sindaco di Saint-Rémy-lès-Chevreuse (Yvelines), durante i suoi auguri alla popolazione mercoledì sera.

Secondo lui, la lentezza delle procedure e i vincoli ambientali avrebbero ritardato le misure di sistemazione dell’Yvette, il fiume che ha straripato durante i due episodi meteorologici verificatisi il 9 e 10 ottobre e poi il 17 e 18 ottobre. Una situazione che mette in discussione gli eletti funzionario (senza etichetta): “Qual è la priorità tra la tutela delle libellule e quella degli abitanti? »

Dominique Bavoil ha insistito a lungo sulla necessità di “accelerare il processo di creazione di zone di espansione piena e di rimeandro del fiume”, una tecnica che consiste nel modificare il corso di un corso d’acqua per renderlo più tortuoso ed evitare così gli straripamenti.

Questi processi essenziali per ritardare i fenomeni alluvionali avevano dimostrato la loro efficacia lo scorso aprile durante un episodio di forti piogge. Sviluppi però “bloccati dalle leggi ambientali sulla salvaguardia delle specie protette come gamberi e libellule” secondo il sindaco.

Durante i temporali, l’acqua si è sollevata talvolta fino a 1,50 m in questo comune di 8.000 abitanti situato nella valle di Chevreuse, all’incrocio di tre fiumi. Per il sindaco, “dobbiamo trarre insegnamento da queste inondazioni a tutti i livelli e proseguire le azioni di prevenzione con l’Unione intercomunale per lo sviluppo idraulico della valle dell’Yvette (SIAHVY)”.

-

PREV questo centro per animali in tribunale
NEXT Ucraina: l’umiliante fallimento dei missili ipersonici russi