la vicenda del falconiere esibizionista prende una nuova piega, con un medico inserito nella lista nera

la vicenda del falconiere esibizionista prende una nuova piega, con un medico inserito nella lista nera
la vicenda del falconiere esibizionista prende una nuova piega, con un medico inserito nella lista nera
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Questa è la storia che accende il calcio italiano. La Lazio fa pulizia dopo la clamorosa vicenda del suo falconiere che ha mostrato i suoi genitali sui social: non si avvarrà più dei servizi del medico che gli ha impiantato una protesi peniena, ha annunciato martedì il suo presidente-proprietario.

«In meno di un’ora ho concluso il nostro sodalizio con (il falconiere) Juan Bernabè, poi con il chirurgo-andrologo Gabriele Antonini», ha spiegato ai giornalisti Claudio Lotito secondo quanto riportato dall’agenzia AGI.

“Hanno violato il codice etico che governa la Lazio. (…) Non ho mancato una sola messa in 67 anni, mi comporto in modo impeccabile a tutti i livelli, mi batto per il cambiamento e i valori e loro si comportano così?”, si è rammaricato Lotito che è anche senatore italiano (di centrodestra).

“Per me la nudità è normale”

Lunedì la Lazio, il cui simbolo è l’aquila, ha annunciato la separazione dal falconiere che, prima di ogni partita casalinga, faceva volare un’aquila sopra il campo e le tribune dello Stadio Olimpico, per aver pubblicato le foto del suo pene e del suo intervento dopo l’impianto da parte del dottor Antonini di un impianto penieno per migliorare la sua vita sessuale.

“Mi piace il sesso. (…) Per me la nudità è qualcosa di normale, perché sono cresciuto in una famiglia naturista e con una mente aperta. Non capisco perché questa foto venga presentata come pornografica», si è poi giustificato Bernarbè, muscoloso spagnolo di 56 anni che aveva lavorato per quindici anni nella Lazio.

È stato sospeso per alcune settimane dalla Lazio nel 2021 per aver fatto, dopo una partita di campionato, il saluto fascista e il grido “Duce, Duce” in direzione delle tribune occupate dagli ultras laziali, alcuni dei quali non nascondono la loro ammirazione e nostalgia per Benito Mussolini e per il regime fascista.

Articolo originale pubblicato su RMC Sport

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