I contadini saranno ricevuti questo lunedì a Matignon. Il Coordinamento rurale sarà ricevuto da François Bayrou, una settimana dopo le manifestazioni nelle strade di Parigi. Da un anno il mondo agricolo versa in una profonda crisi. Le operazioni si sono moltiplicate. Ma in che stato d’animo sono gli agricoltori?
Il mondo agricolo attraversa da quasi un anno una profonda crisi. Domina la rabbia. Da un anno gli agricoltori organizzano manifestazioni. Quasi ogni settimana minacciano di bloccare le principali città e di affamarle nella speranza di convincere il governo a reagire.
Il resto dopo questo annuncio
Il resto dopo questo annuncio
“Non mi aspetto più nulla dai politici”
Il mondo agricolo sogna di ottenere progressi concreti, soprattutto in termini di sovrarecepimento delle norme. L’incontro di questo lunedì a Matignon non dovrebbe portare a nulla, secondo Lionel Condé, presidente del Coordinamento rurale del Gers: “Penso che non avremo assolutamente nulla, per ora”, dice.
“Non mi aspetto più niente dai politici. È un anno che ci dicono che sì, succederà, sì, succederà. Promesse, se ne volete, ecco fatto. Non otterremo niente” questo lunedì In ogni caso non è nemmeno sicuro che la prossima settimana il governo sia ancora in carica. La grande partita politica di oggi è un piccolo battibecco, divide tutti e non si va avanti”.
Il resto dopo questo annuncio
Il resto dopo questo annuncio
Per il momento non è prevista una nuova mobilitazione, ma potrebbe avvenire entro un mese. Dovrebbero prendersi una pausa le elezioni per eleggere i presidenti delle Camere dell’agricoltura, previste per il primo febbraio. Ma gli agricoltori avvertono che se non cambierà nulla da qui ai risultati, riprenderanno le manifestazioni.