Donald Trump continua a ripeterlo: vuole annettere la Groenlandia. E per lo scrittore Arthur Chevallier la cosa va presa molto sul serio.
Come spesso accade con Donald Trump: all’inizio ti fa ridere, poi alla fine ti spaventa. La Groenlandia è una vecchia ossessione di Donald Trump. Ricordiamo che già nel 2019, durante il suo primo mandato, aveva proposto di acquistare la Groenlandia dalla Danimarca. Quindi non parlava ancora di annessioni, ma da allora il tono è cambiato.
Qual è il suo interesse?
Cina, Russia e Stati Uniti si contendono la Groenlandia. Se guardi una mappa, ti rendi conto che la Groenlandia è il crocevia tra America e Asia, un vero e proprio ponte tra i due continenti. Chi ci metterà le mani sopra avrà un enorme vantaggio militare e commerciale. Controllerà una strada molto importante. Anche la Groenlandia ha molte risorse. Petrolio, oro, nichel. Quindi sì, è un grosso problema.
Chi possiede la Groenlandia?
La Groenlandia non è una terra deserta come pensiamo: è abitata da 4.500 anni. I primi abitanti arrivarono nel -2500. E alla fine degli anni ’80 vi si stabilì un popolo proveniente dall’Islanda: i Vichinghi. Con il loro leader che si chiamava Erik il Rosso. Rimasero fino al XV secolo.
E dalla Groenlandia anche questi vichinghi andarono… in America. Questa è una scoperta molto recente. Intorno all’anno 1000 emigrarono nel nord-est del continente americano, in quella che oggi è l’isola di Terranova, in Canada. Quindi, in realtà, i Vichinghi scoprirono l’America quasi 500 anni prima di Cristoforo Colombo.
Chevallier torna indietro nel tempo: Donald Trump vuole annettere la Groenlandia – 01/09
Esiste quindi già una storia comune tra la Groenlandia e il continente americano. Ma la vera storia comune della Groenlandia è la Danimarca. All’inizio del XVIII secolo, la Danimarca e la Norvegia, lo stesso regno, inviarono missioni religiose in Groenlandia per fondare colonie. E poco a poco si ambientano.
Nel 1814 la Norvegia e la Danimarca si separarono. E la Danimarca mantiene ufficialmente la Groenlandia. All’inizio del XX secolo, esploratori provenienti da tutta Europa scoprirono questa regione polare e la cultura del suo popolo, gli Inuit. E durante la Seconda Guerra Mondiale era già un territorio strategico. Gli americani vi stabilirono basi militari.
All’epoca era per una buona causa poiché combattevano i nazisti. E dagli anni ’70 il tema è l’autonomia della Groenlandia. È ufficiale dal 2009, hanno aumentato l’autonomia. Hanno il loro governo, ma il loro capo di stato rimane la regina di Danimarca.
“Imperialismo”
Ma all’improvviso è un po’ come l’Europa… e questo è il problema. La Danimarca fa parte dell’Unione Europea, quindi anche la Groenlandia, un po’. Politicamente riguarda anche la Francia. Il progetto di Donald Trump non è complicato: è imperialismo. Se porterà avanti le sue minacce, e tutto indica che lo farà, l’Unione dovrà essere pronta a rispondere militarmente. È una vera prova. A quel punto forse Donald Trump avrà capito che le battute migliori sono le più brevi.