All’indomani della morte di Jean-Marie Le Pen, il portavoce del governo ha denunciato alcune reazioni che hanno suscitato scene di giubilo al termine del Consiglio dei ministri.
23:48 – Julien Odoul denuncia al pubblico ministero “gli slogan indegni e pericolosi scanditi a Parigi”
In una lettera indirizzata al pubblico ministero e rivelata dallo stesso deputato dell’Yonne incita alla violenza contro Marine Le Pen e Jordan Bardella”, chiedendogli di “adottare tutte le misure uguali per far rispettare la legge e avviare procedimenti legali contro i colpevoli”.
22:41 – “Un partito non al passo con la realtà politica in cui ci troviamo”, ritiene Sandrine Rousseau
Ospite di Franceinfo mercoledì sera, Sandrine Rousseau ha espresso il suo stupore per le scene di giubilo osservate martedì, dopo la morte di Jean-Marie Le Pen. “Potremmo celebrare la morte delle idee, ma [à ce jour] le idee persistono e si diffondono”, ha osservato colui per il quale questo “festival [est] al passo con la realtà politica in cui ci troviamo.
21:56 – Foto di Marine Le Pen pubblicata da Paris Match: Jordan Bardella sale in pedana
Il capo del Raduno Nazionale non ha mancato di reagire alla pubblicazione Partita di Parigi di una foto di Marine Le Pen, in lacrime, subito dopo aver appreso della morte di suo padre. “La diffusione da Partita di Parigi di una foto di Marine Le Pen, nel momento in cui apprende della morte di suo padre, costituisce un’umiliazione oltre misura”, ha stimato Jordan Bardella, secondo il quale “contattata dalle nostre équipe, la redazione si rallegra e presume”. E il presidente della Rn ha concluso, come riportato da HuffPost: “Se il disonore stasera avesse un nome, si chiamerebbe Paris Match”.
20:55 – Paris Match pubblica una foto di Marine Le Pen, in lacrime, apprendendo della morte del padre
SU Partita di Parigi ha pubblicato una foto del momento in cui Marine Le Pen, sull’aereo di ritorno da Mayotte, ha saputo della morte di suo padre, Jean-Marie Le Pen, prima di tornare sui propri passi e cancellare il suo tweet. Una pubblicazione che suscitò subito una reazione. Il deputato della RN per il Basso Reno, Théo Bernhardt, ha lamentato: “L’umiliazione quindi non ha limiti”. Mentre il deputato della RN per il Pas-de-Calais, Bruno Clavet, ha accusato l’articolo di “grossolana umiliazione”.
19:33 – “Il rispetto impone il silenzio”, ritiene Jean-Pierre Raffarin
Interrogato sulla sua mancanza di reazione all’annuncio della morte di Jean-Marie Le Pen, Jean-Pierre Raffarin si è difeso ritenendo che il fondatore del Fronte Nazionale “fosse un avversario e [qu’il n’a] niente da dire oggi sulla morte”. “Mi piacerebbe credere che rispettiamo sempre una persona deceduta e che ci sia necessariamente un certo riserbo”, ha proseguito. E per concludere: “Era un avversario, ho dovuto combatterlo e alla sua morte penso che il rispetto imponga il silenzio”. Interrogato sulle scene di giubilo martedì sera a Parigi o Lione, dove alcuni francesi hanno “festeggiato” la morte del patriarca, Jean-Pierre Raffarin ha difeso la sua posizione “Penso. quel silenzio è l’atteggiamento giusto. Finalmente ognuno fa quello che vuole, ma trovo che nella nostra società odierna non si rispetti più molto. […] Penso che ad un certo punto dovremo rispettare il lutto dell’altro”.
18:46 – Gli autori dei festeggiamenti “sono dei perdenti” secondo Louis Aliot
Le scene di giubilo viste ieri sera in diverse grandi città della Francia dopo l’annuncio della morte di Jean-Marie Le Pen non hanno toccato i membri della RN, in particolare Louis Aliot. Il sindaco di Perpignan, vicino a Marine Le Pen, si è unito al fondatore del partito di estrema destra e si è offeso durante i festeggiamenti di mercoledì 8 gennaio nel programma Les Grandes Gueules su RMC. “Sono degli idioti”, ha detto l’assessore descrivendo i partecipanti alle manifestazioni. Se dice di capire che siamo contrari alle parole di Jean-Marie Le Pen, ha poi difeso il defunto tornando all’attualità, pur rimanendo sul vago, lasciando intendere che la RN non aveva nulla a che fare con l’attuale stato del Paese: “Vorrei che diamo una lezione a Jean-Marie Le Pen con i suoi commenti. Capisco. Ma guardo i risultati e la situazione attuale della Francia e questo ci dice che non siamo in vantaggio. I francesi se ne rendono conto. e non ascoltano più quello che possiamo dire sulla RN e oggi votano”, osserva. E Louis Aliot ha aggiunto: “La prossima volta i francesi non sbaglieranno, ne sono convinto”.
17:31 – Criticato per la sua reazione troppo “elogiativa” alla morte di Le Pen, Bayrou si spiega
Il primo ministro ha reagito alla morte di Jean-Marie Le Pen dichiarando che il fondatore del FN “sarà stato una figura della vita politica francese. Abbiamo capito, combattendolo, che combattente fosse”. Parole ritenute non abbastanza forti e soprattutto troppo elogiative dalla sinistra. “Il rispetto per il defunto non deve portare alla cecità lungo il suo cammino. Jean-Marie Le Pen era un famigerato razzista e antisemita, adoratore di Pétain e torturatore in Algeria», ha ricordato la ribelle Manon Aubry, mentre il segretario generale del PS, Pierre Jouvet, ha contraddetto François Bayrou assicurando che Jean-Marie Le Pen “non era una figura nella vita politica francese”. Il comunista Ian Brossat, dal canto suo, è tornato sulle “controversie” come “l’arma preferita di Le Pen: “Non si tratta di polemiche, ma di condanne per affermazioni razziste, antisemite e negazioniste dell’Olocausto”.
Di fronte a queste critiche, il primo ministro si è spiegato su Libération evocando la radice greca della parola “polemica”, e il significato che la collega a “guerra” (polemos). «Dire che la polemica fosse l’arma preferita di Le Pen è il meno della realtà. Se leggete il tweet capirete che i confronti nel merito erano necessari», insiste François Bayrou, senza convincere. La critica è più l’assenza di dettagli sui percorsi e sulle idee difese da Jean-Marie Le Pen che il fatto di ricordare che era necessario combatterlo secondo la sinistra.
16:46 – A Parigi è prevista una cerimonia omaggio a Jean-Marie Le Pen
I funerali di Jean-Marie Le Pen si svolgeranno con la famiglia e nel più stretto riserbo, ma un comunicato della RN precisa che giovedì 16 gennaio alle 11 in chiesa sarà organizzata una cerimonia “religiosa e di omaggio”. Notre Dame du Val-de-Grâce, nel 5° arrondissement di Parigi.
14:47 – Tre arresti a Parigi martedì sera
Secondo i dati della questura, diffusi mercoledì da BFMTV, tre persone sono state arrestate martedì sera a Parigi a margine di un raduno per celebrare la morte di Jean-Marie Le Pen, fondatore del FN, morto a 96 anni. Secondo la polizia, 650 persone si sono radunate in Place de la République.
14:23 – Il portavoce del governo parafrasa Le Pen su Chirac
“È stato un attore nella vita politica per 70 anni. Ha fatto commenti e azioni inaccettabili. L’uomo è morto, userò le sue parole che scrisse alla morte di Jacques Chirac: ‘Morto, anche il nemico ha diritto al rispetto. Ha diritto al rispetto e la sua famiglia alle nostre condoglianze repubblicane’”, ha lanciato il governo portavoce Sophie Primas, durante la relazione del Consiglio dei ministri, mercoledì 8 gennaio, secondo le informazioni di BFMTV-RMCdopo la morte del fondatore del FN, Jean-Marie Le Pen.
13:12 – Le ultime informazioni sui funerali di Jean-Marie Le Pen
I funerali del fondatore del Fronte Nazionale si terranno questo sabato, 11 gennaio 2025, a La Trinité-sur-Mer: l’informazione è stata confermata mercoledì mattina da Louis Aliot, vicepresidente del Rally Nazionale, sindaco di Perpignan ed ex compagno di Marine Le Pen, su TF1.
La cerimonia sarà prevista a partire dalle 14.30 nella chiesa di Saint-Joseph. Il patriarca dell’estrema destra riposerà quindi a La Trinité-sur-Mer, cittadina del Morbihan di poco meno di 2.000 abitanti in cui Jean-Marie Le Pen è nato nel 1928 e dove la famiglia Le Pen conserva ancora le sue abitudini.
12:45 – Un omaggio a Jean-Marie Le Pen? Louis Aliot lo desidera
“Spero che ci sia un omaggio da parte del Raggruppamento Nazionale (…) Penso che senza di lui, la politica francese oggi sarebbe totalmente cieca e sorda, come lo è da molto tempo”, ha indicato mercoledì mattina il vicepresidente della Marina Militare, Louis Aliot. “Nei politici ci sono parti di luce, ci sono parti di critica e ci sono parti di oscurità”, ma “Jean-Marie Le Pen è stato un grande patriota, guardiano della Nazione, volontario impegnato in Indocina, che ha combattuto in Algeria (… ) Quanti politici avrebbero questo coraggio?”, si chiede sul set del programma mattutino TF1 Buon giorno!.
12:11 – Jean-Marie Le Pen era un “razzista, negazionista e sessista”, per Clémentine Autain
Martedì, la deputata del PFN Clémentine Autain ha protestato contro alcuni tributi resi a Jean-Marie Le Pen. “Una figura di spicco dell’estrema destra francese. Un colonialista, un razzista, un negazionista, un sessista, un omofobo. Come celebrare la memoria di un uomo per il quale “le camere a gas sono un dettaglio della storia?”, ha indicato su X. “Non gioirò mai per la morte di un uomo. Ma lotterò per spegnere le sue idee. Lei.