Il presidente della Finlandia, Alexander Stubb, e il primo ministro dell’Estonia, Kristen Michal, presiederanno congiuntamente un vertice a Helsinki, che riunirà funzionari della NATO e stati confinanti.
L’Eagle S, battente bandiera delle Isole Cook, è sospettato di aver danneggiato un cavo elettrico e quattro cavi di telecomunicazione il 25 dicembre (Lehtikuva / JUSSI NUKARI)
Martedì 14 gennaio a Helsinki la Finlandia organizzerà un vertice dei paesi NATO che si affacciano sul Mar Baltico, in risposta al presunto sabotaggio di diversi cavi sottomarini in quest’area dove l’Alleanza rafforzerà la sua presenza militare contro la Russia.
“Le discussioni si concentreranno sul rafforzamento della presenza della NATO nel Mar Baltico e sulla risposta alla minaccia rappresentata dalla flotta fantasma russa”, ha spiegato la presidenza finlandese in un comunicato stampa.
Vecchie navi sospette
Una petroliera, la Eagle S, sospettata di appartenere a questa flotta, è accusata di aver danneggiato un cavo elettrico e quattro cavi di telecomunicazioni che collegano la Finlandia all’Estonia il 25 dicembre. La “flotta fantasma” è un termine che si riferisce a navi che spesso vengono invecchiato, scarsamente assicurato e gestito sotto bandiere straniere, che la Russia è accusata di utilizzare per aggirare le sanzioni occidentali trasportando il suo petrolio sotto embargo.
Questi degradi si inseriscono, secondo esperti e leader politici, nel contesto di una “guerra ibrida” condotta da Mosca contro i paesi occidentali in questa vasta area marittima.
L’incontro del 14 gennaio si concentrerà anche sulle “misure necessarie per garantire la sicurezza delle infrastrutture sottomarine critiche”, ha aggiunto la dichiarazione dell’ufficio del presidente finlandese Alexander Stubb.
A Helsinki sono stati invitati il capo dell’Alleanza Atlantica Mark Rutte, i leader di Danimarca, Germania, Lettonia, Lituania, Polonia, Svezia nonché il vicepresidente esecutivo della Commissione europea Henna Virkkunen. Il vertice sarà co-presieduto dal presidente della Finlandia, Alexander Stubb, e dal primo ministro dell’Estonia, Kristen Michal.
La NATO ha annunciato a fine dicembre di rafforzare la propria presenza militare nel Mar Baltico, seguita dall’Unione Europea che da parte sua ha adottato misure per proteggere i cavi sottomarini e migliorare lo scambio di informazioni tra i paesi membri. Il Baltico è stato teatro, dall’invasione russa dell’Ucraina nel 2022, di diversi incidenti di questo tipo e i vicini paesi della NATO si preparano ad un lungo periodo di conflitto con Mosca.