Parallelamente all’elezione di Donald Trump, gli Stati Uniti hanno rilanciato il dibattito riguardante la creazione di una riserva strategica in Bitcoin. Un’idea che sembra diffondersi. Stiamo assistendo a molte prese di posizione in questa direzione in altri paesi e città del mondo. Ora è il turno della Banca Centrale della Repubblica Ceca di sollevare l’argomento.
- La Banca Centrale della Repubblica Ceca ha considerato la possibilità di acquisire bitcoin per diversificare il proprio patrimonio.
- Il governatore ceco ha chiarito che questo approccio resterà marginale e richiederà l’approvazione del consiglio della Banca Centrale.
La Repubblica Ceca esplora la creazione di una riserva nazionale di Bitcoin
Mentre negli Stati Uniti il presidente della FED si è dimostrato sfavorevole al progetto di riserva di BTC, altri paesi cominciano a prenderlo in considerazione.
Intervistato dalla CNN Prima News, Ales Michlha dichiarato il governatore della Banca centrale ceca considera l’acquisto di “qualche bitcoin”. Secondo lui, ciò comporterebbe una maggiore diversificazione degli attivi detenuti dalla banca.
Lo ha comunque chiarito rimarrebbe marginale e che questo non rappresenterebbe un investimento importante per la banca. Inoltre, questa decisione deve essere prima convalidata dal consiglio della Banca Centrale.
Acquisti di BTC che non sono all’ordine del giorno
Interrogati, altri membri del consiglio hanno affermato che per il momento questi acquisti di BTC non erano all’ordine del giorno. Tuttavia, questo non è escluso. Come ha rivelato Janis Aliapulios ai nostri colleghi di Cointelegraph.
“Per riassumere, la CNB attualmente non sta prendendo in considerazione l’acquisto di cripto-asset per le sue riserve. Il governatore Michl non esclude tuttavia ulteriori dibattiti futuri su questo tema. »
Nel frattempo la Banca centrale ceca prosegue la sua diversificazione attraverso l’acquisto di oro. Prima magari di passare all’oro digitale.
Tuttavia, per il governatore, l’arrivo del Bitcoin nelle riserve potrebbe benissimo avvenire dopo l’adozione internazionale.
“Se sempre più paesi prendessero in considerazione questo percorso, potremmo vedere una graduale ridefinizione di ciò che costituisce un’attività di riserva “sicura”. Se il bitcoin diventasse una parte essenziale delle riserve nazionali, potrebbe cambiare radicalmente il panorama della finanza globale, favorendo approcci più decentralizzati e digitali alla stabilità economica. »
Tra i nostri vicini svizzeri questo potrebbe passare attraverso un referendum popolare. Pertanto, un gruppo pro-criptovaluta ha presentato una richiesta per referendum per cercare di forzare la mano alla Banca Centrale Svizzera.
