il personale in sciopero prende d’assalto l’ufficio del sindaco, lui reagisce

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I problemi del CPAS dell’Anderlecht sono stati evidenziati in un rapporto sul programma VRT Pano. Due giornalisti sotto copertura sono riusciti a ottenere dal CPAS un reddito di integrazione sociale senza soddisfare le condizioni che ne danno diritto e senza risiedere ad Anderlecht. Il rapporto ha anche rivelato la pressione che grava sugli assistenti sociali a causa dell’eccessivo carico di lavoro.

Un piano di emergenza stilato dai sindacati

Il CSC, l’SLFP e il CGSP hanno poi elaborato con il personale un piano di emergenza contenente 11 misure mirate “aggiustare il carico di lavoro attuale”. Queste misure concrete a breve termine ritenute necessarie dai sindacati non risolvono i problemi strutturali che i dipendenti si trovano ad affrontare da anni.

Questo piano, trasmesso alla direzione il 18 dicembre, è però rimasto finora lettera morta, il che ha giustificato lo sciopero effettuato martedì.

“Da anni lamentiamo i problemi del CPAS di Anderlecht, sia in termini di pressione lavorativa che di mancanza di risorse”ha dichiarato Maxime Nys, delegato della CGSP. Secondo lui il sindaco non ha ancora risposto alle richieste, ma lo farà entro la fine del mese. Nys ha insistito in particolare sull’urgenza di rafforzare l’organico reclutando una quindicina di agenti amministrativi a tempo pieno.

Una mobilitazione determinata

La manifestazione è iniziata alle 9:30 davanti alla Casa Municipale.

Su iniziativa di Dyhia Elmaouhab, un’assistente sociale molto vivace, i manifestanti si sono sdraiati a terra intorno alle 11 e hanno chiamato il sindaco perché venisse a parlare con loro. “Continueremo ad aspettare qui finché non verrà a parlare con noi, ma tende invece a nascondersi nel suo ufficio.”ha detto.

Guidati da loro, poco dopo una sessantina di persone salirono al secondo piano, facendo irruzione nell’ufficio del sindaco.

Infine, poco dopo, Fabrice Cumps ha parlato con lo staff del CPAS. Non senza denunciare il modo di agire adottato, ha chiesto il ritorno alla calma in attesa di una soluzione sulla questione. “difficile”. Ha inoltre precisato che sta discutendo per trovare una soluzione con il CPAS, i sindacati e il personale.

Riforme strutturali in vista

Cumps propone un rifinanziamento strutturale del CPAS, accompagnato da una riforma strutturale del suo funzionamento interno. “Posso dirvi che abbiamo deciso di stanziare un ulteriore milione di euro per una riforma interna del CPAS”ha promesso. Resta da vedere cosa significhi esattamente e quali condizioni la riforma debba soddisfare.

Anche il nuovissimo presidente del CPAS, Guy Wilmart (PS), in carica da tre settimane, ha cercato di calmare gli animi. “Anche se è molto complicato, stiamo facendo tutto ciò che è in nostro potere per migliorare la situazione abbastanza rapidamente. Ma per questo abbiamo bisogno di risorse finanziarie. Ciò richiede risorse aggiuntive e, come ha detto il sindaco, ora che sono lì con questo milione di euro, non compreremo Bics, assumeremo persone.ha insistito.

Il 21 gennaio si svolgerà una nuova consultazione con il fronte comune sindacale.

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