Jean-Marie Le Pen, una storia della sua violenza

Jean-Marie Le Pen, una storia della sua violenza
Jean-Marie Le Pen, una storia della sua violenza
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lodio disinibito, razzismo come programma, eccessi antisemiti in diretta televisiva… Dalla vita di Jean-Marie Le Pen, morto questo martedì 7 gennaio 2025 all’età di 96 anni, la sua traiettoria politica rimarrà sicuramente nel memoria collettiva. capo del Fronte Nazionale (FN) nel periodo tra la sua svolta elettorale nel 1984 – Quando il partito di estrema destra ottiene l’11% dei voti alle elezioni Europeo – e il suo graduale pensionamento tra il 2011, quando lasciò la presidenza del FN alla figlia Marine, e il 2019, quando abbandonò il suo mandato di deputato europeo. Un uomo che ha saputo, grazie ad una straordinaria violenza verbale, costruire un movimento politico che, anche quattordici anni dopo aver lasciato la presidenza, continua a definirsi nei suoi confronti. Tra la volontà dichiarata di “de-demonizzare” per conquistare il potere e il mantenimento di un business odioso per differenziarsi dagli altri partiti.

Dal momento in cui la sua salute è peggiorata (infarto nel 2023, collocamento in “regime di protezione legale” in seguito al declino delle sue facoltà mentali nel 2024), abbiamo preparato il necrologio di Jean-Marie Le Pen cercando di offrirgli una nuova prospettiva. Un esercizio apparentemente difficile visto il numero di biografie pubblicate, nonché la pubblicazione da parte di quest’ultimo delle proprie memorie. Per prendere una pausa da tutta questa produzione, ci siamo concentrati sulla prima parte della sua vita e l’abbiamo spogliata

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