Rayan Senhadji racconta il suo viaggio in “C’est Vous l’Expert”

Rayan Senhadji racconta il suo viaggio in “C’est Vous l’Expert”
Rayan Senhadji racconta il suo viaggio in “C’est Vous l’Expert”
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Ospite della trasmissione C’est vous l’expert su La Gazette du Fennec, Rayan Senhadji, difensore centrale del club russo Fakel Voronezh, ha parlato della sua carriera, delle sue ambizioni e del suo attaccamento all’Algeria.

Nato nella regione di Lione, il 27enne ripercorre le sue origini e la sua carriera calcistica:
“Vengo dalla regione di Lione in Francia, mio ​​padre è di Tizi Ouzou e mia madre di Béjaïa. Ho 27 anni, sono un difensore centrale nella prima divisione russa al Fakel Voronezh. Ho iniziato da giovane nella regione di Lione, sono andato all’Hope Center di Digione, poi sono passato al centro di formazione di Sochaux. Successivamente ho continuato il mio viaggio all’estero, in Bulgaria, Algeria, Danimarca e ora in Russia. »

Per quanto riguarda il suo futuro e la sua evoluzione, Senhadji rimane determinato:
“Devo continuare lo slancio in cui mi trovo adesso. Il campionato russo è duro, se lo guardiamo un po’ più a fondo. Devo proteggermi dagli infortuni e rimanere efficiente. Non gestisco personalmente le informazioni sul mercato, ci lavorano i miei agenti, ma tra i due o tre club interessati ce n’è uno che gioca una competizione europea. »

Avendo giocato per il JS Kabylie, ha ricordi contrastanti del campionato algerino:
“Il campionato algerino è interessante. Ci sono giocatori con tantissima qualità. L’organizzazione è in crescita. Per quanto riguarda l’infrastruttura, a dire il vero, ne sapevo di più. C’erano posti in cui era complicato, ma c’erano anche posti molto buoni. »

Sulla selezione nazionale l’obiettivo è chiaro:
“Non lo considero in un certo senso, non è la mia priorità, anche se è sempre nella mia mente. Lavoro per questo, perché devi fissare degli obiettivi, e la selezione è un grande passo, e devi metterlo nel mirino per arrivarci. Tutti a turno avranno la possibilità di giocarsi la selezione, e io continuo a spingere e un giorno forse ci riuscirò. »

Rifiuta infine ogni possibilità di giocare per una selezione diversa da quella dei Fennecs, evocando un approccio da parte della Federazione Russa, probabilmente volto a naturalizzarlo:
“La Federazione Russa mi ha contattato e mi ha offerto un passaporto russo. Per essere calmi in Russia non c’è problema, ma per giocare a calcio no. Gioco solo per l’Algeria. »

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