Questa brigata dell’esercito ucraino, creata ex nihilo per combattere la Russia, doveva contare più di 5.000 uomini, tra cui soldati piuttosto anziani e ufficiali meno esperti.
Pubblicato il 01/07/2025 09:17
Aggiornato il 01/07/2025 10:19
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La brigata “Anna di Kiev”, la prima brigata dell’esercito ucraino addestrata ed equipaggiata in Francia negli ultimi mesi, sembra sul punto di essere smantellata, o almeno seriamente riorganizzata. Va detto che questa unità ha accumulato delusioni sin dalla sua creazione.
L’Ufficio investigativo statale ucraino ha persino avviato un’indagine penale sulle circostanze relative alla creazione, la primavera scorsa, di questa 155a brigata meccanizzata – ribattezzata brigata “Anna di Kiev” – dopo le nove settimane di addestramento in Francia in autunno.
Doveva essere una delle brigate più potenti di Kiev, contando oltre 5.000 uomini, equipaggiata con carri armati leggeri AMX-10RC, cannoni Caesar francesi e carri armati pesanti Leopard 2 donati dalla Polonia. Ma era un’unità creata dal nulla. Gli uomini sono coscritti piuttosto anziani, spesso reclutati manu militari. Gli ufficiali? Non stagionato e senza esperienza comune.
Le diserzioni si sono quindi moltiplicate, raggiungendo circa il 10% della forza lavoro, anche in Francia, dove sono stati denunciati i dispersi di una cinquantina di uomini durante la loro formazione. “Qualche dozzina” I soldati ucraini hanno disertato, ha detto lunedì all’AFP un funzionario dello stato maggiore dell’esercito francese. Ne ha parlato il comandante delle forze di terra ucraine, Mikhailo Drapaty “problemi” all’interno di questa brigata, dopo rivelazioni di stampa su casi di abuso di potere e diserzioni.
Non appena l’addestramento fu completato, gli ufficiali di brigata rientrati in Ucraina furono licenziati dai loro incarichi. Quanto alle squadre, furono disperse: batterie di cannoni Caesar furono assegnate ad altre brigate, gli uomini addestrati alla manutenzione degli AMX-10RC partirono per fare altro, rendendo questi carri armati inutilizzabili.
Al di là delle diserzioni, esiste quindi un vero problema organizzativo nell’esercito ucraino, e il nuovo capo dell’esercito ha promesso di mettere le cose a posto, in particolare riformando il reclutamento e la formazione.