È fuggito, lasciando la sua vittima morente. Il rapido arrivo degli aiuti non avrà cambiato nulla. È morto l’uomo di 22 anni accoltellato più volte con un’arma da taglio il 2 gennaio a Blosne, Rennes. Indossando un braccialetto elettronico, l’uomo sospettato di aver inferto i colpi mortali è stato arrestato due giorni dopo a Marsiglia, a più di 1.000 chilometri dal luogo dell’omicidio. Messo in custodia di polizia, ha ammesso i fatti ma ha spiegato agli investigatori di aver agito per legittima difesa, rivela il pubblico ministero di Rennes, Frédéric Teillet.
Secondo gli investigatori della Divisione contro la criminalità organizzata e specializzata (DCOS, la nuova polizia giudiziaria) di Rennes, tra i due uomini esisteva un litigio sin dal loro fermo di polizia, pochi giorni prima, nel Morbihan. “Un testimone sostiene che la vittima, il cui veicolo era stato dato alle fiamme il giorno prima, voleva regolare i conti con quest’altro individuo e si è recata a casa di quest’ultimo. È stato ai piedi di questo edificio che si sono verificati i fatti», precisa il magistrato.
In custodia di polizia, questo uomo di 22 anni, già condannato per reati contro il patrimonio e traffico di droga, ha spiegato di aver trovato sul posto una verga di ferro e di averla utilizzata per difendersi. “senza intenzione di uccidere”. È stato incriminato per omicidio e posto in custodia cautelare. La vittima era ben nota anche ai tribunali, che l’avevano condannata più volte per infrazioni stradali, attacchi a cose e persone tra il 2022 e il 2024.
Belgio