©Iconsport
Il podcast di questa intervista può essere ascoltato in fondo alla pagina.
“È la vittoria di un’intera città e di un club”
WebGirondins: cosa ricordi di questa vittoria a Bordeaux? Si tratta della prima sconfitta casalinga per gli uomini di Burno Irlès.
Jacques Pichard: prima di tutto è lo stadio e l’atmosfera creata dai Girondini. Il pubblico è eccezionale. Competere e vincere è ancora più bello, perché il pubblico girondino non ha mai rinunciato alla propria squadra. C’è una storia a Bordeaux. Congratulazioni ai nostri giocatori, alla società e al centinaio di tifosi intervenuti. È la vittoria di un’intera città e di un club, perché noi siamo “Pollicino”. Eravamo capaci di fare qualcosa.
Come spieghi questa vittoria?
Abbiamo studiato bene Bordeaux in video. La loro ancora è Andy Carroll che poi passa sulle fasce per fare cross e ottenere concessioni. Avevamo fatto la scelta di non cambiare sistema e di non soffrire troppo nel complesso e nelle fasce. Sapevamo come giocava. Bisogna riconoscere che ci sono state situazioni pericolose per il Bordeaux.
Il Bordeaux ha chiuso la partita a quota 9, hai sentito nervosi i Girondini?
Abbiamo iniziato bene il nostro incontro, loro hanno maturità con giocatori che hanno sperimentato l’alto livello. Il nostro compito era gestire le nostre emozioni. Con il passare dei minuti e dopo aver condotto il punteggio, si sono infastiditi con un secondo tempo discontinuo. Non potevano fare quello che avevano pianificato. Mentalmente, psicologicamente, abbiamo vinto la partita anche se abbiamo sofferto. Volevamo uscire perché vedevamo che potevamo metterli in pericolo. Fisicamente è stato complicato per i nostri giocatori, anche se avevamo una panchina con potenziali titolari. Non ci siamo arresi e ci abbiamo creduto, anche durante il recupero. Gli 8 minuti di recupero sono stati legittimi. Potrebbe andare in un modo o nell’altro. Poi, i giocatori del Bordeaux hanno perso l’equilibrio in seguito al rigore.
“Il nostro portiere aveva i crampi”
Cosa aveva il tuo portiere, perché lo vedevamo spesso fermare il gioco?
Scopriamo Ibrahima Sy, perché si è unito a noi solo poche settimane fa. Il nostro portiere titolare è stato squalificato per 9 partite contro Les Herbiers, quindi abbiamo deciso di ingaggiare un giocatore. Lo conoscevamo dalla sua carriera (Marsiglia, Lorient, Vannes). Lui stesso non capisce, perché nell’intervallo ha avuto i crampi allo stomaco e poi alle gambe. È la pressione della partita, dello stadio? Penso che non fosse intenzionale. Non avevamo un secondo portiere.
“I Girondini non devono arrendersi”
Oggi sei 4° in classifica
Il nostro obiettivo è sempre lo stesso, fare punti e mettersi al riparo per restare in Nazionale 2. Non siamo ancora alla fine delle partite, la strada è lunga. Mando un messaggio ai Girondini: “Non devono mollare, il tempo è ancora lungo, mancano 15 o 16 partite e il calcio va molto veloce”. Da parte nostra ci godiamo questo fine settimana, poi dovremo tornare con i piedi per terra e pensare alla prossima partita.
Nicola Pietrelli
>> N2: risultati e classifica dei Girondini
Riedizione del 01/06/2025