Il PSG batte il Monaco e inizia il 2025 con un titolo

Il PSG batte il Monaco e inizia il 2025 con un titolo
Il PSG batte il Monaco e inizia il 2025 con un titolo
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Dembélé non è sempre il più esemplare degli attaccanti, tra fallimenti sotto porta e atteggiamenti a volte disinvolti, al punto da provocare tensioni con Luis Enrique nella prima parte di stagione.

Ma ha appena reso un grande servizio al suo allenatore e a tutto il PSG, che da tempo inciampa contro un buon Monaco, desideroso di vendicarsi dopo la sconfitta casalinga del 18 dicembre in Ligue 1 (4-2). Perché una sconfitta del PSG nel paese del suo proprietario sarebbe stata brutta.

Dopo la cancellazione dell’evento previsto in Cina, è stato il Qatar, lo stadio 974 e i suoi famosi container ad ospitare l’incontro. Nonostante i prezzi molto interessanti, il locale era tutt’altro che pieno. Gli Ultras dello stand Auteuil del PSG non sono venuti. Ma c’erano l’emiro del Qatar e il presidente della FIFA Gianni Infantino.

Il Monaco rimase fermo

Il Parigi giocava “nella sua seconda casa”, secondo Luis Enrique, e come dimostravano gli applausi ad ogni accelerazione parigina.

Nel primo tempo il PSG è tornato ai difetti della prima metà di stagione, con notevoli sprechi offensivi. Dal terzo minuto, la mancanza di reattività di Ousmane Dembélé, messo in falso 9, ha sottolineato l’assenza di Gonçalo Ramos, un vero 9, rimasto in panchina.

Désiré Doué, in buona forma prima delle vacanze di Natale, ha poi trovato la traversa dopo un errore del portiere del Monaco Philipp Köhn (9e). E Joao Neves in bella rimonta (10e), Ousmane Dembélé due volte dopo aver trafitto l’asse (21e23e) o anche Lee Kang-in poco prima dell’intervallo mancavano di precisione.

Il Monaco non si è arreso con una grande battaglia combattuta a centrocampo. Maghnes Akliouche, molto vivace, ha messo alla prova Gianluigi Donnarumma, che si era salvato un’impressionante cicatrice da uno scontro con Wilfried Singo durante il recente confronto contro il Monaco del 18 dicembre. Il portiere italiano era comunque in forma domenica e ha fatto una buona copia.

Una partita del Draft

La partita è stata comunque complicata in alcuni momenti, e ancor di più nella ripresa. L’inizio è andato piuttosto bene, con una palla che circolava velocissima da un’estremità all’altra del campo e tante situazioni interessanti: un tiro a bruciapelo troppo morbido di Ben Seghir (53′)e), Doué che commette lo stesso peccato giovanile nel contropiede che segue, un palo di Vanderson nel successivo, un contrasto di Caio Henrique che ribatte Hakimi, in una situazione ideale ai sei metri, Hakimi che vuole far scivolare la palla sul primo palo ma si scontra con Köhn…

Il portiere svizzero, sostituto abituale dell’infortunato Majecki, ha quasi fatto schifo i parigini, dato che ha poi battuto a bruciapelo Ramos, suscitando un enorme brivido in tribuna.

Ma il pubblico del Qatar ha finalmente potuto esultare durante un trabocco vittorioso dell’entrante Fabian Ruiz, che ha inviato un cross ad effetto che ha superato di poco Hakimi prima di essere catturato nonostante il difficile rimbalzo di Ousmane Dembélé (90e+2).

I giocatori parigini in campo e in panchina si precipitarono a circondarlo e anche il flemmatico consigliere sportivo Luis Campos, nell’area tecnica, stava facendo grandi passi avanti. Akliouche sospirò angosciato.

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