Guerra a Gaza. Riprendono le trattative in Qatar, rilasciato il video dell’ostaggio

Guerra a Gaza. Riprendono le trattative in Qatar, rilasciato il video dell’ostaggio
Guerra a Gaza. Riprendono le trattative in Qatar, rilasciato il video dell’ostaggio
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Riprendono i colloqui tra Israele e Hamas. Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha confermato sabato la ripresa dei negoziati indiretti con il movimento palestinese in Qatar per il rilascio degli ostaggi detenuti nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre 2023. Ha aggiunto che il primo ministro Benjamin Netanyahu ha dato “direttive precise per la continuazione delle trattative”. Venerdì Hamas ha annunciato la ripresa dei negoziati a Doha per ottenere una tregua nella Striscia di Gaza, precisando che questi includeranno la “completa cessazione delle ostilità” tra Israele e Hamas e il ritiro delle truppe israeliane da Gaza.

Nonostante gli intensi sforzi diplomatici condotti sotto l’egida del Qatar, dell’Egitto e degli Stati Uniti, non è stata conclusa alcuna tregua da quella di una settimana alla fine di novembre 2023, che consentì il rilascio di ostaggi in cambio di prigionieri palestinesi detenuti da Israele. I negoziati si sono svolti a dicembre a Doha, ma Hamas e Israele si sono accusati a vicenda di averli ostacolati.

Il video di un ostaggio liberato da Hamas

Contemporaneamente, questo sabato, il braccio armato di Hamas ha pubblicato un nuovo video di una delle persone rapite il 7 ottobre 2023. Il video, della durata di circa 3 minuti e 30 secondi, di cui non è possibile verificare la data di registrazione, mostra una giovane donna parlando in ebraico e chiedendo al governo israeliano di agire per garantire il suo rilascio.

La famiglia dell’ostaggio, Liri Albag, una donna israeliana di 19 anni, ha autorizzato la pubblicazione degli screenshot del video, ha riferito il Families Forum, la principale associazione dei parenti degli ostaggi detenuti nella Striscia di Gaza. La giovane donna è stata rapita mentre prestava servizio militare nella base di Nahal Oz, nel sud di Israele, insieme ad altri sei soldati, cinque dei quali sono ancora tenuti prigionieri. Il Forum delle Famiglie ha affermato in un comunicato che questo segno di vita è “una prova dura e innegabile dell’urgenza di riportare a casa gli ostaggi”. Benjamin Netanyahu ha parlato anche con i genitori di Liri Albag.

Belgio

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