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Rafael Louzán è stato eletto questo lunedì nuovo presidente della Reale Federcalcio spagnola (RFEF), anche se la sua posizione dipende dalla prossima sentenza della Corte Suprema in seguito alla sua condanna per cattiva condotta professionale mentre era presidente del Consiglio provinciale di Pontevedra. Se la decisione, attesa per il 5 febbraio, confermerà la convinzione, si dovranno indire nuove elezioni.
Nato a Ribadumia, Pontevedra (21 novembre 1967), Louzán è stato in precedenza vicepresidente sotto Pedro Rocha ed era considerato il suo braccio destro. Dal 2014 è anche presidente della Federcalcio galiziana.
Inoltre, Louzán ha una lunga carriera politica. Ha iniziato come manutentore nel suo consiglio comunale prima di diventare consigliere, poi membro del consiglio provinciale di Pontevedra, dove è stato vicepresidente e poi presidente per 13 anni. Nel 2015 è passato alla Federcalcio galiziana, dove era alla guida già da un anno.
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La sua condanna per cattiva condotta professionale nel 2022 da parte del Tribunale provinciale di Pontevedra riguarda l’assegnazione di un sussidio di 86.311 euro a una società per miglioramenti al campo di calcio di Moraña, la maggior parte dei quali erano già stati realizzati. Di conseguenza, a Louzán è stato vietato di ricoprire qualsiasi carica pubblica per sette anni.
Louzán si è affermato come candidato consensuale tra le federazioni territoriali e ha ricevuto un forte sostegno da Javier Tebas, presidente della Liga. Tuttavia, deve affrontare l’opposizione del Consiglio Superiore dello Sport (CSD), che potrebbe squalificarlo se lo denunciassero al Tribunale Amministrativo dello Sport (TAD) per violazione degli articoli 19.4 e 24 degli statuti RFEF, che prevedono che le persone squalificate dallo svolgimento di attività pubbliche non può ricoprire una carica federale, come nel caso di Louzán.
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