Dopo il fallimento del precedente progetto respinto dagli elettori nel 2021, il Consiglio degli Stati ha approvato la legge federale sull’e-ID. Si prevede che la nuova soluzione, prevista per il 2026, sarà gestita dalla Confederazione.
La Svizzera procede verso la creazione di un’identità elettronica nazionale. Il Consiglio degli Stati ha approvato la legge federale sull'e-ID, accogliendo le proposte tecniche del Consiglio nazionale, in particolare per rafforzare la protezione dei dati personali. A differenza del progetto respinto dagli elettori nel marzo 2021, le aziende private non saranno più responsabili delle sue emissioni o delle sue infrastrutture.
Questo nuovo sistema consentirà di svolgere procedure online, come la richiesta dell'estratto del casellario giudiziale o la presentazione di un documento di identità, ma anche in contesti fisici, tramite un'applicazione per smartphone.
La legge, approvata dalla Commissione Affari Legali lo scorso febbraio, prevede la possibilità di archiviare l'e-ID in applicazioni di terze parti. Questi portafogli elettronici devono essere riconosciuti dal Dipartimento federale di giustizia e polizia. Una minoranza di senatori, tuttavia, ha espresso preoccupazione per la sicurezza di queste soluzioni private.
Le autorità svizzere dovranno accettare l'e-ID come documento d'identità elettronico non appena sarà introdotto. Allo stesso tempo, tutte le procedure fisiche rimarranno possibili per coloro che preferiscono i metodi tradizionali.
Il progetto, la cui realizzazione costerà 182 milioni di franchi svizzeri fino al 2028, dovrebbe essere operativo a partire dal 2026. I costi operativi annuali sono stimati a 25 milioni di franchi svizzeri a partire dal 2029.