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Scrittura sui Giochi Olimpici
Pubblicato il
10 dicembre 2024 alle 20:37
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E uomo di 30 annioriginario di Vimoutiers (Orne), è stato condannato in questo modo Martedì 10 dicembre 2024 dal Tribunale Penale d'Argentano ad una pena detentiva di quattro mesi con sospensione della pena. Quest'ultimo è stato processato violenza domestica E violenza contro un adolescenteimpegnato in ubriachezzanel notte del 7 aprile 2024 a Necy. L'uomo, visibilmente colpito dalla sua separazione, ha voluto confrontarsi con la nuovo compagno della sua ex moglieuno dei suoi migliori amici, provocando un violento alterco.
Violenza dopo una separazione difficile
La notte del 7 aprile 2024, era poco dopo l'una di notte quando i gendarmi sono intervenuti a casa di una donna a Nécy. Lei sostiene di essere stata picchiata dal suo ex compagno. Quando sono arrivati, l'uomo si era già allontanato dalla scena, ma la vittima presentava segni di colpi al braccio.
Lo dice da allora la loro separazione nel giugno 2023il suo ex compagno continua a insultarla, soprattutto dopo che ha incontrato un nuovo partner. Quest'ultimo evoca scene di violenza verbale e fisicalegati soprattutto all'alcol bussando alla portaE vaso di fiori rovesciatoet pugni sul tavolo.
Un incontro che va storto
Quella sera, dopo aver bevuto, l'uomo si è recato a casa dell'ex compagna insieme al cognato, affermando di voler parlare. Sebbene la vittima si rifiutasse di riceverli, alla fine entrarono. L'uomo colpisce rapidamente la cognata e un adolescente di 15 anni, figlio del nuovo compagno, che tenta di separarli. Il giovane ha ricevuto diversi pugni al petto. La vittima è stata colpita più volte al viso e al braccio e anche presa a calci alle gambe. L'aggressore esce di scena lanciando una moneta da 2,10 euro, insultando la vittima definendola “vendersi il culo per 2 euro”. Prima di allontanarsi, l’ex compagno avrebbe aggiunto un ultimo insulto nei confronti dell’ex moglie.
Un impatto sui bambini
Le due figlie della vittima, di 6 e 11 anni, dormivano al piano di sopra durante l'incidente, ma hanno sentito tutto. Testimonieranno che non era la prima volta che assistevano alla violenza domestica tra i loro genitori. Alla vittima viene riconosciuto un risarcimento di 1.500 euro per i danni, oltre a 800 euro per coprire le spese legali.
Il pubblico ministero ha sottolineato la gravità dell'accaduto e ha ricordato che “la violenza, in tutte le sue forme, è vietata e non deve mai costituire la soluzione di un conflitto”. Ha chiesto una pena detentiva con sospensione condizionale di quattro mesi, con sospensione della prova di due anni. Gli obblighi comprendono l'assistenza, il follow-up in un centro di sostegno per autori di violenza domestica (CPCA), il risarcimento delle parti civili e il divieto di entrare in contatto con la vittima, se non nell'ambito dell'esercizio della potestà genitoriale.
Un po' di “spazzatura totale” quella notte
La difesa dell'imputato ha ammesso che quella notte la situazione era “totale assurdità”, sottolineando che il suo cliente aveva preso il controllo del suo consumo di alcol e stava facendo di tutto per calmare la situazione. La difesa ha menzionato come fattore di tensione anche il rapporto tra l'ex moglie e il nuovo compagno di lei. Hanno chiesto una semplice sospensione della pena.
Il tribunale ha infine dato seguito alle richieste del pubblico ministero, precisando che l'uomo potrà comunicare con l'ex moglie solo nell'ambito dell'esercizio della potestà genitoriale e solo per iscritto.
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