Lunedì un incendio in un deposito di carburante della società italiana di energia Eni a Calenzano, in Toscana, ha provocato due morti, tre dispersi e nove feriti, secondo la prefettura regionale.
L’incendio è stato provocato da una “esplosione”, ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani su Telegram. Secondo un comunicato dell’Eni, l’incendio è stato limitato ad una zona di carico di questo sito collegato alla raffineria di Livorno, senza mai mettere in pericolo l’intero parco di stoccaggio.
I video amatoriali postati sui social mostrano fiamme alte diversi metri e un enorme pennacchio di fumo nero che fuoriesce dal luogo, non lontano dai serbatoi del carburante.
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Un perimetro di sicurezza
Intorno al sito è stato decretato un perimetro di cinque chilometri, entro il quale i residenti sono invitati a confinarsi nelle proprie abitazioni per non essere disturbati dai fumi. La Protezione Civile ha inoltre chiesto ai residenti della regione di chiudere porte e finestre.
Sono in corso le indagini per determinare le cause dell’incendio, nonché le sue conseguenze sull’ambiente e sulla salute. Sul posto sono stati inviati esperti per valutare i rischi di inquinamento, anche per i corsi d’acqua vicini.
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afp/boi
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