Nel suo nuovo piano di edilizia locale, la Metropoli Nizza-Costa Azzurra persegue l’obiettivo di produrre in media 2.800 nuove unità abitative all’anno, fino al 2029. Un’ambizione inferiore a quella del programma precedente… ma che aveva non è stato, in ogni caso, conclusivo.
È in un contesto di crisi immobiliare sempre più palpabile e di mercato intasato che la metropoli di Nizza ha presentato lunedì 2 dicembre ai giornalisti il suo PLH. Il Programma di edilizia locale serve a determinare gli obiettivi della comunità in materia immobiliare, in particolare in ambito edilizio, e la politica adottata nei prossimi cinque anni.
Si arriva quindi al 2029 per il piano presentato all’inizio della settimana dal vicepresidente Anthony Borré. In premessa, va ricordato che il prezzo dei terreni è esploso, senza dimenticare la pressione esercitata dalla proliferazione degli alloggi turistici ammobiliati.
1.300 unità di edilizia sociale all’anno
Sulla base di questa constatazione, il Consiglio metropolitano spera di vedere realizzate 2.800 unità abitative all’anno, tra nuove costruzioni, acquisizioni e ristrutturazioni. Questo ci darebbe 14.000 nuove proprietà in cinque anni. In questo totale bisogna identificare il 40% di alloggi gratuiti (senza criteri di reddito), il 40% dedicati al sociale e il 20% di case a prezzi accessibili (a importi inferiori a quelli di mercato).
Ciò significa che sono previste 1.300 unità di edilizia sociale all’anno, di cui 742 a Nizza, per poco più di 1.000 nuove abitazioni. Siamo quindi lontani dalle previsioni per il periodo 2017-2022 (3.500 immobili ogni anno), che però non sono state seguite.
Questo tasso di edilizia sociale non corrisponde agli obiettivi fissati dalla legge SRU, che richiede che il 25% di tutti gli alloggi siano di edilizia sociale. Un programma”inadatto e irrealistico“, come deplora la comunità. Anthony Borré preferisce mantenere l’evoluzione, con un aumento di 4 punti dal 2008 (da 10 a 14%). Ricordate che molti comuni sono stati sanzionati per questo motivo.
Verso una licenza di noleggio?
Tra gli altri punti da ricordare di questo quarto PLH, c’è anche la riflessione attorno ad una licenza di noleggio. Ciò riguarderebbe principalmente i settori prioritari. L’idea è semplicemente quella di impedire che gli immobili non igienici vengano affittati. I proprietari dovranno inviare una richiesta al municipio per avere il diritto di affittare l’appartamento. Verrebbe quindi effettuata una visita prima di qualsiasi commercializzazione. Al momento questa è solo una strada.
A caccia di posti vacanti
Altri temi, la sopraelevazione e il recupero delle case sfitte. Impossibilitata a costruire più del necessario, la Metropolis intende sviluppare questi due assi. Per la prima, 7.500 unità abitative avrebbero il potenziale, di cui 3.250 sociali, di aumentare in altezza.
Desidera inoltre, nel corso del quinquennio, avviare procedure per l’acquisizione di immobili non occupati, spesso in cattive condizioni, al fine di riabilitarli e creare una nuova offerta, per l’acquisto o l’affitto.
L’obiettivo è rimettere sul mercato 900 immobili sfitti vecchi di più di due anni. Per questo, il Consiglio metropolitano offre: o assistenza nella ristrutturazione per i proprietari, oppure possibilità di farlo da soli, dopo l’acquisto.