Dopo un accordo tra deputati e senatori in commissione mista questo martedìmercoledì il Parlamento ha adottato in via definitiva il disegno di legge finanziaria di fine gestione per il 2024. Un testo adottato in via definitiva la mattina al Senato, poi nel pomeriggio all'Assemblea (con 318 voti favorevoli e 103 contrari), nonostante una mozione di reiezione presentata dalla LFI, unico gruppo parlamentare ad averla votata. Éric Coquerel, presidente della Commissione Finanze della LFI, ha denunciato un testo di “austerità” che avrebbe dovuto essere un disegno di legge finanziario correttivo e non la fine della gestione.
Il testo riduce infatti la spesa dello Stato di 5,6 miliardi rispetto alla finanziaria iniziale, che si aggiunge ai 10 miliardi di euro di spesa cancellati con decreto dello scorso febbraio per un deficit stimato al 6,1% (cfr. il nostro articolo sul testo adottato al Senato). Sblocca inoltre 4,3 miliardi di euro in crediti di emergenza, stanziati in particolare per sostenere la Nuova Caledonia o per la sostituzione delle attrezzature militari consegnate all'Ucraina. Devono anche coprire i costi per l’organizzazione di elezioni legislative anticipate e il pagamento dei cosiddetti bonus “JO” alla polizia.
Laurent Saint-Martin, ministro del Bilancio, si è compiaciuto del “desiderio parlamentare di sostenere” un testo di bilancio che consenta di “mettere la Francia sulla via del risanamento finanziario”, prima che il voto sulla mozione di censura che si terrà dopo l'esame del presente testo.