Nella primavera del 2021, il canale Canal+ trasmette un documentario esclusivo dal titolo scioccante, Non sono una stronza, sono una giornalista. La sua direttrice, Marie Portolano, denuncia il sessismo endemico nel giornalismo sportivo. Nel suo mirino, Pierre Ménès, che lei accusa di violenza sessuale. Secondo la giornalista, la sua ex collega le avrebbe alzato la gonna e le avrebbe toccato le natiche durante la partita del Canal Football Club.
Tre anni dopo, Marie Portolano firmò il libro, Sono la donna sul setpubblicato da Stock. Questo “saggio di grande impatto”, si legge in quarta di copertina, “racconta la storia interna della violenza sessista organizzata che persiste contro le giornaliste”. Ce “una difesa impegnata che rifiuta qualsiasi concessione” non fa però il nome dell'ex giornalista di La squadra.
Pierre Ménès: il suo gesto radicale contro Marie Portolano
Una fonte giudiziaria contattata dai nostri colleghi di parigino afferma oggi che Pierre Ménès, riassemblato dal libro, in cui sarebbe facilmente “identificabile”, archiviato “una denuncia con costituzione di parte civile per pubblica diffamazione nei confronti di Marie Portolano e del suo editore” Poi “un’istanza di parte civile, ai fini dell’apertura di un’indagine giudiziaria”tra lo scorso giugno e ottobre.
“Ho perso tutto con questa storiasbotta esasperato il consulente sportivo sulle colonne del quotidiano Ile-de-France. Sono passati tre anni da quando il mio telefono (…)
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