Gli agricoltori belgi bloccano le frontiere: quale impatto per i lavoratori frontalieri?

Gli agricoltori belgi bloccano le frontiere: quale impatto per i lavoratori frontalieri?
Gli agricoltori belgi bloccano le frontiere: quale impatto per i lavoratori frontalieri?
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Per protestare contro il Mercosur, la Federazione dei giovani agricoltori belgi (FJA) sta pianificando azioni di blocco delle frontiere. Azioni che si svolgeranno “da mercoledì 4 dicembre alle 22 e per 24 ore, fino a giovedì 5 dicembre alle 22”, hanno annunciato, nell’ambito di un piano nazionale.

Come già accaduto in Francia nelle ultime settimane, i giovani agricoltori belgi denunciano ancora una volta le “conseguenze catastrofiche” che un accordo sul Mercosur avrebbe. E lo fanno alla vigilia di un importante vertice che si terrà il 5 e 6 dicembre in Uruguay e che “potrebbe rappresentare un momento potenzialmente chiave, prima di una decisione definitiva che potrebbe essere presa durante il Consiglio europeo previsto per il 19 dicembre e il 2019”. 20 prossimo a Bruxelles”, come scrive la FJA in un recente comunicato stampa.

Nell’Hainaut, a Liegi, a Bouillon…

Sono quindi previsti diversi posti di blocco nelle zone di confine di Hensies (nell’Hainaut), Visé (provincia di Liegi) ed Eupen (provincia di Liegi).

Nella provincia del Lussemburgo è annunciata una sola azione. Si svolgerà nel nord-est della città, a Bouillon, non lontano da Sedan. Al confine franco-belga, quindi. I contadini partiranno in corteo da Bastogne e Libramont per raggiungere il posto di frontiera di Beaubru intorno alle 22:00. «Saremo raggiunti dai colleghi francesi e resteremo tutta la notte», spiega Cédric Ska, vicepresidente provinciale della FJA. “Prima forse di prolungare la giornata…”

…ma non a Sterpenich

Nulla sembra previsto, invece, al posto di frontiera di Sterpenich sulla A6 (chiamata anche E411 sul versante belga), principale punto di ingresso per il Lussemburgo dal territorio belga. Dove gli agricoltori avevano installato una diga-filtro lo scorso gennaio, durante precedenti manifestazioni contro lo stesso Mercosur.

“Ho sentito qualche eco questa domenica da parte di colleghi che stavano valutando una nuova azione dello stesso tipo, ma da allora non ho più sentito più nulla. Quindi non dovrebbe succedere nulla…”, aggiunge Cédric Ska.

Per bloccare una strada del genere bisogna essere presenti in numero. Tuttavia, sembra che pochi agricoltori possano permettersi di trasferirsi. “Non è una questione di mobilitazione. Più di un periodo. Siamo in un periodo dell’anno in cui il lavoro sul bestiame, ad esempio, è intenso. In particolare, ci sono molte nascite all’interno di mandrie di animali e pochi agricoltori possono permettersi di abbandonare il lavoro…”

E poi la federazione provinciale non sente davvero nessun aiuto da parte del Granducato. “Altrove in Vallonia vediamo che tedeschi o francesi sostengono il nostro movimento. Non sentiamo proprio che lo stesso slancio venga dal Granducato…” Un Granducato sul quale nutriamo riserve anche su questo famoso Mercosur, senza che ciò si trasformi in una manifestazione.

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