La palestra aperta dal municipio di Caluire per accogliere gli occupanti dello squat devastato da un incendio mortale nella notte tra il 2 e il 3 dicembre è stata evacuata senza incidenti questo mercoledì mattina. Vi trovarono rifugio 90 persone, tra cui le 47 identificate dalle autorità al momento del disastro e trasportate con un autobus della TCL requisito alla palestra.
Questo contenuto è bloccato perché non hai accettato cookie e altri tracker.
Cliccando su “Accetto”Verranno inseriti cookie e altri tracker e sarai in grado di visualizzare i contenuti (ulteriori informazioni).
Cliccando su “Accetto tutti i cookie”autorizzi la memorizzazione di cookie e altri tracker per la memorizzazione dei tuoi dati sui nostri siti e applicazioni per scopi di personalizzazione e targeting pubblicitario.
Puoi revocare il tuo consenso in qualsiasi momento consultando la nostra politica sulla protezione dei dati.
Gestisci le mie scelte
Accetto
Accetto tutti i cookie
L'evacuazione, che si preannunciava delicata vista la determinazione di alcune persone a non abbandonare la zona, si è alla fine svolta pacificamente e non ha richiesto l'intervento delle forze dell'ordine.
La prefettura ha messo a disposizione 47 camere d'albergo, in base al numero delle persone accolte la notte dell'incendio, e non tutte erano occupate. 9 hanno accettato questa proposta. Tutte le altre persone hanno lasciato il sito volontariamente. La maggioranza delle persone ha infatti optato per altre soluzioni di reinserimento, presso parenti o in altri squat della Metropoli.
Il tempo di accoglienza in albergo consentirà di effettuare una diagnosi sociale e amministrativa per valutare adeguate soluzioni individuali.
Metropolitana chiusa
Resta interdetto l'accesso all'ex collegio, per il forte rischio di crollo, che ha comportato la chiusura della metro C tra le stazioni Cuire e Hénon. Prima dell'incendio, questo edificio era già destinato alla demolizione per far posto all'edilizia popolare e il disastro dovrebbe accelerare questa operazione.