Ecco in breve alcune novità internazionali.
Inserito alle 7:18
La Georgia ha vissuto un’altra notte di mobilitazione filoeuropea, durante la quale sono rimaste ferite 26 persone. Un nuovo rapporto sulle inondazioni che colpiscono il sud della Thailandia da più di una settimana riporta 25 morti.
Martedì la Corte costituzionale della Georgia ha confermato il controverso risultato delle elezioni legislative, vinte alla fine di ottobre dal partito al potere, una decisione che arriva nel mezzo di un’ondata di proteste filo-europee contro il governo.
Da più di un mese l’opposizione chiede nuove elezioni, accusando il partito Sogno georgiano, al potere dal 2012, di aver manipolato il voto. Inoltre, da giovedì manifestazioni, costellate di violenza, hanno preso di mira il governo, accusato di deriva autoritaria filo-russa e di aver bloccato le ambizioni di adesione all’Unione europea.
A metà novembre, i gruppi di opposizione e il presidente Salomé Zourabichvili, in rottura con il governo ma con poteri limitati, hanno presentato ricorso alla Corte costituzionale per ottenere l’annullamento dei risultati delle elezioni legislative di ottobre.
La Corte, in una decisione pubblicata martedì, ha respinto questa richiesta, precisando che il suo verdetto era definitivo e senza appello.
Questa decisione rischia di alimentare il malcontento delle migliaia di georgiani che da giovedì manifestano ogni sera. In serata è previsto un nuovo raduno a Tbilisi, la capitale.
Agenzia France-Presse
Sale a 25 il bilancio delle vittime delle inondazioni in Thailandia
Le inondazioni causate dalle forti piogge hanno ucciso 25 persone nel sud della Thailandia, secondo un nuovo rapporto pubblicato martedì dall’agenzia nazionale per la gestione dei disastri.
La provincia di Songkhla, con nove morti, è la più colpita.
In totale, dal 22 novembre, le inondazioni hanno colpito più di 660.000 case in dieci regioni che si estendono da Chumphon al confine con la Malesia, lungo il Golfo della Thailandia.
Questo totale non specifica l’entità del danno subito, né il numero delle persone colpite.
Un rapporto precedente, pubblicato domenica, riportava 12 morti.
Agenzia France-Presse
Joe Biden visita l’Angola
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha incontrato martedì il suo omologo angolano Joao Lourenço, all’inizio di una visita di due giorni nel paese dell’Africa meridionale, incentrata su un importante progetto infrastrutturale volto ad affermare le ambizioni di Washington contro la Cina nel continente.
Biden, che cederà il potere il 20 gennaio a Donald Trump, è arrivato lunedì sera in questo paese di lingua portoghese ricco di petrolio e avrebbe dovuto discutere di commercio e investimenti, sicurezza e stabilità, nonché del rafforzamento della cooperazione tra i due paesi.
Mentre il convoglio americano attraversava le strade deserte di Luanda, fiancheggiato da polizia e soldati, molti residenti locali erano appollaiati alle finestre e ai balconi per salutare questa storica visita, la prima di un capo di stato americano nel Paese.
A fine giornata, Joe Biden terrà un discorso anche al Museo Nazionale della Schiavitù, nei sobborghi della capitale dell’ex colonia portoghese, che confina con l’Atlantico.
Nel 19° secoloe secolo, l’Angola fornì un gran numero di schiavi nel commercio verso le Americhe.
Gli Stati Uniti hanno dichiarato in una nota che contribuiranno con più di 200.000 dollari per sostenere il restauro e la conservazione dell’edificio, un tempo di proprietà di un commerciante di schiavi.
Agenzia France-Presse
Il governo francese chiede responsabilità prima del voto di censura
Atmosfera di fine regno in Francia: la coalizione dell’ex commissario europeo Michel Barnier in proroga ha chiesto martedì alla responsabilità per non far cadere il governo ed evitare il “caos” politico e di bilancio.
Minacciato di voto di censura mercoledì all’Assemblea nazionale, il primo ministro di centrodestra, nominato solo tre mesi fa, parlerà in televisione alle 20 rispondendo alle domande della stampa su due canali televisivi, in diretta dalla sua residenza al Matignon albergo.
Lunedì, il leader 73enne si è assunto le responsabilità dell’esecutivo facendo adottare senza votazione il bilancio della Previdenza sociale, assicurando di essere “alla fine del dialogo” con i gruppi politici ed esponendo il suo governo a una mozione di censura .
A meno di una svolta spettacolare, la mozione ha tutte le possibilità di essere approvata, sia la sinistra che l’estrema destra, con Marine Le Pen che hanno annunciato che voteranno a favore. Il dibattito si svolgerà mercoledì alle 16 (10, ora orientale) e il primo risultato è atteso intorno alle 20 (14, ora orientale), secondo diverse fonti parlamentari. Per far cadere il governo ne serviranno 288 su 577.
Agenzia France-Presse