i tre residenti incriminati negano qualsiasi partecipazione

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Emma Grivotte

Pubblicato il

3 dicembre 2024 alle 14:23

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Tre persone sono state incriminate per i capi di omicidio di gruppo organizzato e tentato omicidio da parte di una banda organizzata, nell'ambito dell'indagine sulla morte di un uomo di 33 anni avvenuta sabato 23 novembre 2024 a Pont-Audemer (Eure).

Quella notte, tra mezzanotte e l'una del mattino, il residente della Venezia normanna era passeggero a bordo di un'auto e si stava recando ad un incontro legato al traffico di droga.

Sul posto sono presenti altri due veicoli. In circostanze ancora poco chiare, i loro occupanti sparare diversi colpi, Provenienti da più armi, sul trentenne e sull'autista. Quest'ultimo è rimasto illeso ma ha portato la vittima, colpita, alla caserma dei vigili del fuoco dove è stata dichiarata morta.

Contestano “qualsiasi partecipazione ai fatti”

A priori, è a “regolamento dei conti” in un contesto di traffico di droga secondo il pubblico ministero di Évreux, Rémi Coutin. La Procura aveva aperto un'indagine giudiziaria e i gendarmi erano al lavoro per identificare e trovare gli autori del reato.

“I servizi di gendarmeria effettuati l'arresto di tre uomini nella notte tra mercoledì 27 e giovedì 28 novembre”, indica il pubblico ministero.

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Rispettivamente invecchiato 33, 23 e 20 anninoto ai tribunali per casi di droga, hanno sede a Pont-Audemer. “Durante la loro custodia, loro contestato ogni partecipazione ai fatti”, aggiunge il pubblico ministero.

L'avvocato di uno di loro, Maître François Delacroix, conferma le loro smentite. “Contestano perfino la loro presenza sulla scena,” specifica.

Detenzione provvisoria

Presentati al gip sabato 30 novembre, «erano il mio esame accuse di omicidio da parte di una banda organizzata e di tentato omicidio da parte di una banda organizzata”, precisa Rémi Coutin.

Sono stati poi posti in custodia cautelare dal giudice delle libertà e della detenzione, in conformità con le richieste dell'accusa e la richiesta del giudice istruttore.

Rémi Coutin, pubblico ministero

Il cliente del maestro Delacroix ha presentato ricorso contro la decisione del mandato di ricovero, vale a dire contro la sua detenzione preventiva.

Quanto all'uomo che trasportava la vittima, lui dal canto suo lo era indagato per traffico di droga e posto sotto controllo giudiziario, precisa l'avvocato.

Al momento non ha ulteriori dichiarazioni da rilasciare. Le indagini proseguono, sotto la direzione del gip. In attesa del processo, tutti i sospettati sono presunti innocenti.

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