Perché Israele non ha completamente distrutto Hezbollah?

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Israele e Hezbollah: la strana guerra dei walkie-talkie con trappole esplosive

Nel settembre 2023, mentre il conflitto tra Israele e Hezbollah era in pieno svolgimento, è apparsa un’arma insolita: walkie-talkie esplosivi. Sebbene in gran parte sconosciuti al grande pubblico, questi dispositivi erano progettati per seminare il caos tra le fila nemiche. Il loro utilizzo strategico ha acceso il dibattito all’interno dell’apparato di sicurezza israeliano, con alcuni che credono che avrebbero potuto cambiare il corso della guerra fin dall’inizio.

Secondo fonti vicine ai servizi segreti, uno scenario prevedeva l’eliminazione di migliaia di combattenti di Hezbollah in un unico attacco potenzialmente decisivo. Tuttavia, nonostante il potenziale distruttivo dei walkie-talkie, Israele ha scelto di privilegiare altre armi esplosive, i famosi “beep”, la cui efficacia è stata finalmente dimostrata sul campo.

I dibattiti interni all’esercito israeliano furono intensi. Alcuni alti funzionari militari chiedevano uno sciopero massiccio già dall’11 ottobre 2023, ritenendo che ciò avrebbe potuto abbreviare il conflitto e dissuadere altri attori regionali, come l’Iran e gli Houthi, dal farsi coinvolgere. Altri, più cauti, temevano effetti collaterali incontrollabili.

Alla fine, Israele ha optato per un approccio graduale, utilizzando i “beep” il 17 settembre 2024. Questa decisione si basava su considerazioni strategiche: i walkie-talkie richiedevano condizioni operative perfette per essere pienamente efficaci, mentre i “beep” offrivano una flessibilità d’uso superiore, anche al di fuori dei periodi di intenso conflitto.

I risultati non tardarono ad arrivare. I “bip” hanno indebolito Hezbollah colpendo direttamente le sue infrastrutture e i comandanti chiave. Ibrahim Aqil, capo delle forze speciali di Hezbollah, insieme a diversi suoi luogotenenti, sono stati uccisi, destabilizzando temporaneamente la catena di comando dell'organizzazione.

Questa offensiva ha aperto la strada a una serie di attacchi coordinati che hanno permesso a Israele di riconquistare il vantaggio, evitando un’escalation incontrollata. Nonostante ciò rimangono le domande: sarebbe stato possibile concludere prima la guerra utilizzando i walkie-talkie?

Col senno di poi, alcuni analisti ritengono che l’opzione dei walkie-talkie avrebbe potuto essere decisiva già nel 2023. Altri, però, sottolineano che il loro utilizzo prematuro avrebbe potuto provocare reazioni a catena imprevedibili, rischiando di incendiare l’intera regione.

Questo dilemma illustra la complessità delle scelte militari in tempo di guerra: tra l’efficacia immediata e la gestione del rischio a lungo termine, Israele ha scelto la cautela. Il dibattito su questa decisione strategica resta aperto, e spetterà agli storici decidere se la scommessa dei “beeps” sia stata quella giusta.

In ogni caso, questa guerra ha messo in luce l’importanza delle innovazioni tecnologiche nei conflitti moderni, dove ogni scelta, anche la più apparentemente insignificante, può avere conseguenze importanti sull’esito del combattimento.

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